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La manifestazione delle famiglie durante il consiglio comunale
Attualità, Politica, scuola

Como, il sindaco chiude le scuole e i genitori si appellano al prefetto: “Ci incontri, ci aiuti. L’amministrazione è arroccata nel Palazzo”

Non si fermano e scrivono una lettera/appello al prefetto. Il Movimento Genitori delle elementari di via Perti e dell’asilo di via Volta ha inviato questa mattina un’ampia missiva al rappresentante del Governo, Corrado Conforto Galli. Il tema naturalmente è quello al centro delle cronache da settimane: la scelta del sindaco di Como Alessandro Rapinese di chiudere alcune scuole cittadine tra cui appunto la Sauro e il Carluccio (qui tutte le cronache).

Le famiglie ricostruiscono con estrema precisione quanto accaduto sottolineano con parole durissime l’atteggiamento del sindaco: “Una decisione assunta in totale autonomia da un‘Amministrazione comunale che, arroccata a Palazzo Cernezzi, ha precluso ogni possibilità di trovare una soluzione condivisa, equilibrata e inclusiva su temi fondamentali come l’istruzione e la tutela dell’infanzia“.

Dal movimento sottolineano come “esistano alternative valide e sostenibili che potrebbero contemperare l’interesse a mantenere inalterata la qualità dell’offerta formativa ed educativa dei nostri figli e quello a non privare la città murata di servizi educativi essenziali, preservando il valore sociale e aggregativo che queste scuole rappresentano per il centro storico”. Quindi chiedono un intervento del prefetto che “possa favorire un confronto tra tutte le parti interessate” e naturalmente chiedono un incontro: “Per affrontare insieme questa delicata situazione e individuare una strada che possa condurre ad una soluzione condivisa che risponda alle esigenze dei bambini, delle famiglie e dell’intera comunità cittadina“.

Ecco il testo

In qualità di genitori degli alunni che frequentano gli unici plessi scolastici situati nel centro storico di Como, nello specifico la Scuola Primaria Statale “N. Sauro” di Via Perti e la Scuola dell’Infanzia “L. Carluccio” in Via Volta, desideriamo sottoporre alla Sua attenzione gli accadimenti che hanno contraddistinto quest’ultimo periodo della vita cittadina segnata dalla recente decisione di chiusura delle scuole in questione, adottata dalla Giunta del Comune di Como con delibere n. 344/2024 e 353/2024.

Come è noto a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico in corso, i media locali hanno annunciato la volontà del Comune di procedere alla chiusura dei plessi sopra indicati con decorrenza anno scolastico 2025/2026.

Mossi da forti preoccupazioni generate dall’assenza di qualsivoglia previsione circa la prosecuzione del progetto didattico ed educativo e di un piano di riallocazione delle classi coinvolte dalla chiusura, con pec del 24 settembre 2024 abbiamo richiesto, a nome di tutte le famiglie coinvolte dalla decisione, un incontro urgente al Sig. Sindaco per ottenere chiarimenti e rassicurazioni al riguardo.

In assenza di riscontro a questa richiesta, il 7 ottobre 2024 ci siamo rivolti al Provveditore di Como che, nonostante la Sua disponibilità ad un incontro, non ci ha fornito gli attesi chiarimenti.

Quindi, il 10 ottobre 2024 abbiamo rappresentato la nostra posizione (riassunta nell’allegata relazione) in seno alla commissione regionale IV “Attività produttive, istruzione, formazione e occupazione” di Regione Lombardia, dove i rappresentanti di ogni parte politica hanno sollevato dubbi relativamente al mancato coinvolgimento delle parti in causa, anche alla luce delle linee guida dettate dalla Delibera regionale n. 2784 del 15.07.2024, ed hanno invitato il Sindaco di Como, pure presente, ad un confronto costruttivo con tutti i portatori di diritti e interessi minacciati dalle chiusure annunciate quali le famiglie, la scuola e i sindacati.

Non ricevendo alcun segnale di apertura da parte dell’Amministrazione comunale, il 14 ottobre 2024 abbiamo partecipato con una delegazione di genitori al Consiglio comunale convocato anche per deliberare sulle annunciate chiusure, ed abbiamo organizzato una manifestazione all’interno del cortile di Palazzo Cernezzi. Questa iniziativa ha permesso a genitori, bambini, nonni e a tutti i cittadini colpiti da questa decisione di manifestare il proprio disagio rispetto ad un atteggiamento di totale chiusura e negazione di un confronto democratico da parte dell’Amministrazione comunale che sembra ignorare la libera, consapevole e legittima espressione dei cittadini rispetto a diritti fondamentali della comunità locale, dei quali dovrebbe farsi garante.

Nella stessa seduta del 14 ottobre la Giunta comunale, dopo aver negato ogni possibilità di partecipazione democratica e confronto sul tema a genitori e insegnanti all’interno delle istituzioni cittadine, e pure in presenza delle delibere contrarie dei Consigli d’Istituto delle scuole coinvolte dalla decisione, ha definitivamente deliberato la chiusura dei due plessi così come annunciata nei primi giorni di settembre.

Il 30 ottobre 2024 il Presidente del Consiglio comunale, impedendo, ancora una volta, il libero dibattito democratico all’interno delle istituzioni cittadine, ha respinto la richiesta avanzata dalle opposizioni di tenere un consiglio comunale aperto sulla questione delle chiusure, blindando una decisione assunta in totale autonomia da un’Amministrazione comunale che, arroccata a Palazzo Cernezzi, ha precluso ogni possibilità di trovare una soluzione condivisa, equilibrata e inclusiva su temi fondamentali come l’istruzione e la tutela dell’infanzia.

Noi riteniamo che esistano alternative valide e sostenibili che potrebbero contemperare l’interesse a mantenere inalterata la qualità dell’offerta formativa ed educativa dei nostri figli e quello a non privare la città murata di servizi educativi essenziali, preservando il valore sociale e aggregativo che queste scuole rappresentano per il centro storico.

Pertanto, con l’auspicio che un Suo autorevole intervento possa favorire un confronto tra tutte le parti interessate, Le chiediamo un incontro per affrontare insieme questa delicata situazione e individuare una strada che possa condurre ad una soluzione condivisa che risponda alle esigenze dei bambini, delle famiglie e dell’intera comunità cittadina.

Con stima, porgiamo distinti saluti.

Movimento Genitori Scuola “N.Sauro di Via Perti”

Scuola dell’infanzia L. Carluccio”

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