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Como, il sindaco: “Disagi per Giro e rally? La gente si organizzi”. L’incognita delle buche per i ciclisti

Intervistato da Etv, il sindaco Alessandro Rapinese ha affrontato il tema dei possibili disagi al traffico in un weekend che vede arrivare in città sia l’arrivo del Giro di Lombardia oggi (tra le 16.15 e le 17.30 entrerà a Como da via Zampiero e terminerà in piazza Cacciatori delle Alpi/viale Cavallotti e non sul lungolago a causa dell’esondazione), sia il rally domani.

“Questo sindaco ha idee molto chiare – ha detto Rapinese – Il Giro di Lombardia e il rally sono parte della nostra seduttività e piacciono ai cittadini. Ci sono dei disagi? Dico pazienza, non con superficialità, ma dico pazienza perché nella bilancia per noi [è meglio] avere a Como seduttiva con una tappa monumento del ciclismo. Mi spiace ma non si torna indietro di un centimetro. Ci sono dei disagi, li abbiamo comunicati, la gente lo sa, la gente si organizzi”.

Il primo cittadino poi ha affrontato la questione delle condizioni ceramente non ottimali di via Borgovico nuova, che dopo il cantiere estivo sull’acquedotto, risulta ancora piena di buche e avvallamenti ma su cui passerà appunto il Giro di Lombardia (anche se pure altre zone, vedi via Zampiero dove spiccano cerchi in rosa attorno ai punti a rischio e la scritta “Emmental Road” a ricordare il formaggio coi buchi, non sono proprio perfette).

“Condivido la perplessità – ha premesso – noi avremmo potuto asfaltare via Borgovico dopo l’assestamento del terreno ma un altro operatore ci ha chiesto di intervenire sui sottoservizi, quindi se avessimo asfaltato avremmo poi dovuto rompere di nuovo. E quando lo fai, poi si creano delle fessure tra una parte e l’altra dell’asfalto in cui si infila l’acqua e rompe tutto, sarebbe stato assurdo. Quindi asfalteremo quando nessuno dovrà più rompere”.

Sui potenziali rischi per i ciclisti in via Borgovico, Rapinese ha detto che “lo so, ho rappresentato la faccenda al Comitato di gara più volte, ho informato e messo nero su bianco, abbiamo fatto rappezzi dove era possibile. Concordo che sia pericoloso per i ciclisti, anche se sono professionisti”.

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