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Como, il sottopassaggio da 5 milioni non parte. “Rinviato ancora, sono rassegnato. Lo vedremo mai?”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di un pendolare comasco di Trenord, che segnala – con grande sconforto – sia i consueti problemi pratici per i viaggi, sia la delusione per il continuo rinvio del cantiere per il nuovo sottopasso pedonale a Como Borghi (“Rivoluzione Como Borghi: sottopasso, banchine e videosorveglianza. Ecco il bando da quasi 5milioni per 495 giorni di cantiere”). Nel dettaglio, Ferrovinord ha comunicato ufficialmente che “l’intervento di riqualificazione della stazione di Como Borghi è attualmente in fase di progettazione. Si stanno approfondendo alcune soluzioni tecniche in grado di migliorare la gestione del cantiere e minimizzare gli impatti delle opere sulla normale circolazione ferroviaria. L’avvio dei lavori è previsto tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. La durata stimata è di circa un anno”. Di seguito il testo ricevuto dal lettore (per lettere, segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp 335.8366795 oppure tramite la pagina facebook).

Buongiorno,

vi aggiorno con rassegnazione sui lavori a Como Borghi che prevedono ,tra le altre cose, la realizzazione del sottopasso pedonale e che non sembrano essere mai iniziati.

A oggi i treni continuano a non incrociarsi a Como Borghi, per discutibili ragioni di sicurezza, accumulando ritardi spesso intorno ai 25 min.

Il sottopasso di cui si discute da anni, nel 2018 doveva essere pronto nel 2020, nel marzo del 2022 doveva essere pronto entro il 2024. Il presidente di FerrovieNord Caradonna dichiarava: “392 giorni di lavoro, spesa 4 milioni. Incontrerò i residenti”.

Cinque mesi fa ho scritto a FerrovieNord per avere informazioni. Questa la risposta:
“…come già anticipato in risposta a sue precedenti segnalazioni, le confermiamo che FERROVIENORD regola la circolazione in sicurezza, in base all’andamento dei treni ed in base al programma concordato con l’impresa ferroviaria. Per quanto riguarda i lavori a Como Borghi, anche in questo caso le confermiamo quanto già comunicato: l’inizio è previsto entro la prima metà del 2024 e la conclusione circa un anno dopo.
Cordiali saluti.”

Un mese fa ho scritto a FerrovieNord per avere informazioni. Questa la risposta:

“…la ringraziamo per la sua segnalazione. L’intervento di riqualificazione della stazione di Como Borghi – che prevede la realizzazione di nuove banchine e pensiline, il rinnovo dell’armamento ferroviario e degli impianti e la creazione del sottopasso pedonale per l’accesso da via Carloni – è attualmente in fase di progettazione. Nello specifico, si stanno approfondendo alcune soluzioni tecniche in grado di migliorare la gestione del cantiere e minimizzare gli impatti delle opere sulla normale circolazione ferroviaria. L’avvio dei lavori è previsto tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. La durata stimata è di circa un anno.
Cordiali saluti”

Insomma in 4 mesi tra una risposta e l’altra i lavori sono stati spostati di 4/5 mesi senza mai iniziare.

La domanda che sorge spontanea è: inizieranno mai? È normale che ci vogliano 3anni e mezzo (se va bene) per fare un sottopasso?

Buon lavoro e buona giornata

 

 

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30 Commenti

  1. Mi sono sempre chiesto a cosa serve la stazione di Como Lago. In fin dei conti dista circa 1,5Km e mezzo da Como Borghi. A piedi ci vogliono 10minuti, se si rimane sul treno ce ne vogliono 5minuti. Il treno in città va quasi a passo d’uomo. Tra l’altro, un sottopasso a Como Borghi non risolverebbe il problema dei tre passaggi a livello in viale Lecco che generano disagi a pedoni e automobilisti. Non sarebbe meglio fare stazione di capolinea a Como Borghi e usare il tracciato dei binari per una ciclopedonale e far passare la circolare da piazzale Gerbetto? E poi c’è da chiedersi, con il sottopasso spenderemmo soldi per risolvere il problema degli automobilisti e dei pedoni in attesa al passaggio a livello o per consentire ai pochissimi passeggeri che non scendono o non salgono a Como Borghi di rimanere comodamente seduti sul treno per altri cinque minuti?

    1. “In fin dei conti dista circa 1,5Km e mezzo da Como Borghi. A piedi ci vogliono 10minuti”

      Giusto chiedersi se ha senso la doppia stazione cittadina, ma a piedi ce ne vogliono almeno 15′.

    2. Discorso insensato – senza offesa – già prima dell’ultimo decennio di aumento del flusso turistico: a oggi, discorso folle. Ha mai visto la quantità di persone che scendono a Como Lago, e quelle che interscambiano in maniera comoda con gli altri mezzi di trasporto? Mi stupisce, se lei è lo stesso Gioele di un tempo…

  2. Ma ancora ci stupiamo? Trenord è famosa per 3 cose: 1. Essere in ritardo su qualsiasi cosa. 2. Fare promesse che poi non mantiene. 3. Mettere il cliente/passegero/cittadino all’ultimo posto.

    1. Peccato che qui si parla di FerrovieNord… forse dovrebbe informarsi prima di propalare populismo malfatto. Il progetto inoltre era già pronto, ma si sono valutate modifiche migliorative. E non voglio difendere queste aziende, sia chiaro… ma odio certa leggerezza di alcuni – tanti – commentatori.

  3. Ogni tanto qualcuno propone di fermare i treni a Como Borghi. Come se avere una stazione a lago non fosse una delle più belle particolarità della città. Fortunatamente lo ripetono da cento anni e nessuno ha dato loro retta

  4. A Como Lago non credo che si possa fare sottopassaggio per lago ecc … basterebbe fare capolinea Como Borghi e fare delle navette per Como Lago.
    Intanto alzare le sbarre dopo il passaggio del treno sarebbe fantastico, non si può aspettare 10 minuti il treno che arriva e aspettare che riparta!

    1. Tutto è regolato automaticamente da un dispositivo sul binario: quello per i treni che scendono da Borghi verso Lago si trova quasi a metà del tratto verso Sant’Orsola… (il cosiddetto “Precario”, per chi bazzicava la Como anni ’90…). Quindi, finché il convoglio non supera quel punto… le barriere non possono alzarsi.

  5. Non capisco perché la comunità deve buttare via tutti questi soldi per l’incapacità di trenord di gestire un passaggio a livello.Loro risparmiano sul personale e noi paghiamo.

    1. Perché tanto chi usa i nostri soldi non deve rendere conto a nessuno se non ogni 5 anni quando si vota. Poi ormai è passata l’idea che non ci siano priorità e quindi si possono benissimo spendere 5.000.000 per un sottopassaggio pedonale in un punto della città dove passano 4 auto in croce. È il festival dei lavori inutili anziché utili. Così le emergenze restano e…. si può continuare a chiedere soldi a palate….

    2. Non c’entra Trenord. La rete ferroviaria, stazioni, passaggi a livello, sono di competenza di Ferrovienord spa. Invece di lamentarsi di un importante valore aggiunto, di avere una stazione in riva al lago, sarebbe invece utile avere una fermata in corrispondenza del parcheggio Valmulini che dalla chiusura dello storico Sant’Anna è sotto utilizzato invece sarebbe comodo se ci fosse una fermata del treno.

  6. In attesa del sottopasso non varrebbe la pena di considerare un attraversamento sopraelevato con una struttura in metallo?
    Se non esistono problemi tecnici è una soluzione economica e veloce.
    A Milano esistono, in diverse zone, soluzioni simili.

    1. No, soldi buttati: nessuno si metterebbe a salire le scale di un ponticello.

      Il pedone essendo lento, vuole minimizzare il percorso, non si mette a fare i giri immensi e arzigogolati, finirebbe come il famoso ponte su via Badone.

  7. Io sono contento che il sottopasso sia rinviato! Secondo me sono soldi buttati.
    Si cerca di risolvere il problema nella direzione sbagliata…non sono le persone che devono andare sottoterra…ma i treni!!!

    1. Se per fare un sottopasso pedonale ci mettono 3 anni a far passare i treni sottoterra ce ne metterebbero 50 facendo crollare mezza Como

  8. Va fatto a Como Lago!! Lì non serve. È urgentissimo farlo a Como lago ma ormai le cose valide non vengono fatte. Poi però non ci si lamenti se la coda arriva fino a Blevio o Torno.
    Abbiamo dei politicastri che CREANO PROBLEMI ANZICHÉ RISOLVERLI PERCHÉ NON RISOLVERE UN PROBLEMA SIGNIFICA OTTENERE CONTINUAMENTE NUOVI FONDI.

    1. La cosa che va fatta a Como Lago è eliminare la stazione e fare il capolinea a Borghi, con navetta che fa il giro di città murata. Magari senza andare a Firenze e tornare…

        1. Ti immagino a pedalare – con la sciarpina al vento alla Isadora Duncan, appunto – allo sbocco di Sant’Orsola e chiedere precedenza alle auto che arrivano da viale Battisti… che spettacolo.

  9. “È normale che ci vogliano 3anni e mezzo (se va bene) per fare un sottopasso?” .. hhahhaa.. se lo fanno in SOLI 3 anni e mezzo dovremmo gridare al miracolo

  10. Errato: da un paio di anni non si incrociano più solo le corse con origine o destinazione a Como Lago; gli incroci, in realtà, sussistono ancora: semplicemente arretrano il capolinea di partenza o destinazione per alcune corse, fermandole appunto al secondo binario di Como Borghi, ancora importantissimo. Esempi: alle 6.40, 7.10, 7.50, 18.50 ecc.

    1. Ieri sera il treno delle 18.13 è arrivato con 26 minuti di ritardo perché attendeva il treno corrispondente da Como Lago.
      Questo capita almeno una o due volte a settimana per l’incapacità di gestire un passaggio a livello, incolpando l’ente nazionale dei trasporti , l’Europa e il mondo

      1. Non c’entra il PL, c’entra l’impossibilità di fare incrociare due treni che abbiano origine/destinazione a Como Lago, il tuto per colpa degli studenti del mattino che affollavano le banchine senza rispetto per la circolazione ferroviaria. Quindi ora ovviamente, o li fanno incrociare a Camerlata, o fanno arrivare a Lago quello in ritardo, creando disagi per il successivo da Lago per Milano.

        1. “Il tutto per colpa degli studenti del mattino che affollavano le banchine”.

          La colpa è di chi ha pensato di fare così l’attuale banchina del binario 2 di Borghi: larga un metro, con la gente che scende schiacciata in mezzo a 2 treni, dove la sicurezza non interessa a nessuno.

          Va spostata verso via Carloni, a lato, affiancando le due rotaie.

          1. E infatti è quello che faranno: si legga il progetto, sul sito dei bandi FN.

      1. Ci fosse spazio… purtroppo toccherebbe abbattere il fabbricato dell’ex magazzino merci, per trovare sfogo.

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