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Como, centro proibitissimo: “Via gli artisti di strada da Piazza Duomo e tutte le vie attorno”

Il nuovo regolamento della Polizia Locale si è misteriosamente perso nelle nebbie di Palazzo Cernezzi da mesi e mesi. Eppure era lì il seme del fiore – o meglio della “pianta carnivora” affamata di musicisti – che potrebbe sbocciare (silenziosamente) a breve. Nella bozza che contiene le modifiche al regolamento per l’occupazione del suolo pubblico in città – già passata e “vidimata” dagli uffici del Commercio e destinata ad arrivare in giunta a brevissimo – è contenuto un paragrafetto estremamente restrittivo per gli artisti di strada, che pure già erano nel mirino dell’amministrazione (qui la puntata precedente).

Nelle pagine, infatti, è spuntato il divieto assoluto per cantanti, suonatori, mimi e giocolieri di posizionarsi in tutta l’area attorno al Duomo. Ovvero, la piazza omonima, via Magistri Cumacini, piazza Verdi e via Pretorio.

Una sorta di zona rossa (o nera) che nelle intenzioni dovrebbe essere completamente sgomberata dagli artisti di strada, oggi presenti in gran numero. Ma non solo: sempre su questo tema nello stesso testo è riapparso il divieto per tutti gli artisti, esteso senza limitazioni, di utilizzare amplificatori del suono o della voce. Si potrà cantare o suonare soltanto “al naturale”, insomma.

Tutto nero su bianco, anche se, come detto, si tratta di una bozza del nuovo regolamento che potrebbe essere modificata in giunta (difficile) oppure all’approdo in consiglio comunale (possibile).

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28 Commenti

      1. Senti pseudointellettuale e leone da tastiera, io a differenza tua ho una vita e non ho più tempo da perdere, se vuoi ti chiamo emanuele quale è il tuo vero nome e finiamola così, scarse letture poi detto a me che non sai nemmeno che faccia ho e chi sono è davvero patetico e mi fa iniziare a perdere la pazienza. Addio

  1. Sarà, ma a me l’articolo é parso più critico nei confronti del provvedimento dell’amministrazione cittadina piuttosto che dei veri artisti di strada. Personalmente la foto della musicista me ne dona un’immagine di serietà ben diversa da altri mendicanti che si spacciano per artisti facendo solo rumore (e svuotando le tasche del pubblico). Se fosse stata “blurrata” (camuffata) ne avrei invece avuto un’impressione negativa, di qualcosa di vietato. Mi sono addirittura ricreduto su quanto ho commentato in altro articolo. La restrizione deve esserci, oggi é una giungla, ma deve permettere ai veri artisti di lavorare con la serenità che meritano, a prescindere dal fatto che siano a ridosso del duomo o in mezzo alla piazza con un pianoforte a coda gigante. Quindi: albo, permessini e… allietateci con musiche e altre arti, Voi che ne siete capaci.

    1. Esatto, quando ho parlato di “dito che indica la luna” intendevo proprio rimarcare che Daniele, obnubilato dalla “mancanza di privacy”, non ha capito un tubo di quello che voleva scrivere il buon Emanuele Caso…

  2. Non le faccio copia incolla della legge sulla privacy in Italia e di cosa recita, nel suo commento precedente non ha scritto praticamente niente e non le menziono nemmeno che in base a suddetta legge sulla privacy, in italia, ci sarebbero già gli estremi per procedere legalmente. Non commenterò più comunque perché di parlare con gente che come lei, di fronte all’evidenza, non fa una piega e procede diritta per la sua linea, non distinguendo che come la legge dice si può pubblicare una foto per esempio come in questo caso di un artista se non lede in alcun modo all’immagine dello stesso e se lo stesso è stato comunque reso consapevole dal giornalista nel momento in cui la foto viene scattata, non vale la pena. Forse, se lei andasse a chiedere all’artista in questione se si sente onorata come sarebbe per esempio nel caso di un articolo a completo favore dei musicisti di strada, si accorgerebbe che in questo caso, molto probabilmente questo non è avvenuto e che la legge dice e differenzia i casi esattamente in base a questo. Cito legge non pensieri propri. Se ha tempo, per curiosità lo vada a cercare. Buona serata

  3. Daniele, i concetti scritti nel commento precedente glieli riassumo con le sue parole: “un “giornalista” che … si “diletta” a fare sensazionalismo”, sempre il giornalista che “scrive articoli casuali”, “articoli che cercano consensi nelle persone grazie alla mediocrità e alla facilità con il quale sono scritti”, “uno come (il giornalista), che avrà a dir tanto scritto solo in provincia”.
    E poi nessuna sua parola critica sul nuovo regolamento comunale che tanto le dà fastidio.
    Per non parlare del pippone sulla “privacy” di una persona che si esibisce in pubblico, senza capirne la differenza con chi in pubblico mendica…

    PS – Richard a chi ???

  4. Il Daniele qui presente, è l’immagine di chi l’astio si lo percepisce, ma non tanto perché guarda il dito che indica la luna come filosoficamente ha scritto lei Richard ed è veramente una fenomenale metafora mi permetta di aggiungere (sarcasmo), ma tanto invece perché un articolo dove viene pubblicata in primo piano con tanto di altre foto illustrative, un artista in bella mostra mentre invece nella puntata precedente, il mendicante nella foto veniva censurato e la stessa artista ancora un volta no, denota che l’autore, non pensi nemmeno minimamente che la privacy vada rispettata e invece piuttosto pensi a presentare bene il suo articolo senza rispetto. Detto questo, chi vuole capire il commento precedente, dato che ci sono scritti anche altri concetti lo può fare e chi no anche.

  5. Buonasera a tutti. Innanzitutto prima di cominciare a scrivere volevo fare due premesse. Io conosco bene la ragazza pubblicata nella foto di presentazione dell’articolo e penso che ad una ragazza, che ha studiato 20 anni conservatorio in Russia, cosa che chi vive e studia in Italia non può nemmeno immaginare quanto sia dura, e ve lo dice uno che studia musica in italia ed è come andare a passeggiare al parco confronto a una scuola musicale come quella russa non si possa dire nulla. Non ci si può permettere di dire niente, specialmente da chi come un “giornalista” che come quello dell’articolo si “diletta” a fare sensazionalismo a riguardo di un argomento che è di un insignificanza indescrivibile dato che è l’unico posto dove gli permettono di “scrivere” e che si può limitare a pubblicare due foto della stessa musicista che si è qualificata in un ambito (a differenza sua) e forse invece dovrebbe farlo degli zingari che infastidiscono veramente le persone tutti i giorni senza rispetto ne tantomeno regole. Per il resto, a chi invece non può capire, come leggo da molti commenti sopra di alcuni singoli che a volte la musica e l’arte che si trova per strada vi è offerta in momenti liberi tra un lavoro e l’altro degli artisti con la a maiuscola, l’unica cosa che a parer mio si potrebbe fare è quella di apprezzare e che quindi, non posso far altro che limitarmi a scrivere queste premesse e a non dilungarmi oltre data forse la differenza di mentalità nella quale versiamo.
    Pero, per concludere in “breve” dico anche al caro Emanuele, che prima di permettersi di scrivere articoli casuali, sarebbe bene prima capire cosa pensi l’opinione pubblica, catalogare e classificare gli artisti in base alla loro abilità, e poi e solo poi scrivere articoli che cercano consensi nelle persone grazie alla mediocrità e alla facilità con il quale sono scritti. ma del resto, uno come Emanuele, che avrà a dir tanto scritto solo in provincia, non lo potrà forse mai capire, e nemmeno tanti altri che forse non saranno nemmeno arrivati a leggere fino a qui questo commento.

  6. Credo che basta regolamentare orari e fare sapere a quanti decibel si deve suonare senza demonizzare gli amplificatori. Punto. Non è così difficile! Io sono un musicista a cui non piace dare fastidio e nemmeno mi piace la musica ad alto volume, perchè non ha tanto senso (La gente pure è “maleducata” su questo tema. Credono che la musica è più buona se è “a palla”). Poi, si potrebbe fare come a Madrid, dove si fà una sorta di esame per ogni artista di strada (E credetemi, dovete fare VERAMENTE schifo per non passarlo) Sono d’accordo con la persona che ha scritto che sono stufi di tante chitarrine scordate e fisarmoniche asmatiche suonando le stesse cose deprimenti!

  7. Buongiorno a tutti sono un’artista di strada…mi spiace davvero molto sentire commenti di persone che vorrebbero cacciare tutti gli artisti da Como…non siamo tutti molesti e tristemente depressi…e del resto la strada offre ogni sorta di melodia…si può passare oltre senza per forza giudicare o additarci tutti allo stesso modo. Alcuni di noi sono professionisti e lottano per essere ricosciuti come tali . Non fareste la stessa cosa per difendere la categoria al quale appartenete? Con rispetto si può attuare qualunque cosa…qualunque progetto si voglia, almeno questo è quello che si dovrebbe fare a mio avviso…sono d’accordo con chi esprime il desiderio di poter “riposare le orecchie” e allora apriamo un dialogo costruttivo con il comune perché il divieto assoluto sortirà un effetto temporaneo che comunque non risolverà il problema…

  8. Vergognoso…sono alla terza copia di lettera inviata a sindaco e dirigenti per una proposta di regolamentazione e nemmeno una risposta in un anno.
    Mi fa piacere il commento di Sergio Gaddi (di cui non condivido lo schieramento politico) che già si era dimostrato concretamente sensibile all’arte di strada durante il suo mandato

  9. Como città turistica all’incontrario . Noi i turisti li facciamo scappare perché offriamo una città morta . Ora
    Vetiamo gli artisti di strada di esibirsi , l’unica attuazione che Como offre ai turisti . Io penso che invece di vietare ,bisognerebbe mettere degli orari , w come giusto far si che non abbiano amplificatori fortissimi come li aveva la persona di colore quest’estate. Quando suonava lui lo sentivi per tutta Como e nessuno si lamentava (chissà il perché! ) .

  10. ricordo anni fa in zona edicola un suonatore di cymbalon, proveniva dall’Ungheria, mi disse e ricordo anche una orchestrina di suonatori, credo turchi, con il qanun ; questi che incontro oggi non mi piacciono: non se ne può più di Battisti, Dalla ecc., di liriche che istigano alla depressione; di fisarmoniche asmatiche, chit. scordate, violini irritanti e pianole che piangono da sole.

  11. Suvvia, si parla del quadrilatero del Duomo, la notizia è più piccola di quanto appaia, a mio avviso. Per quanto riguarda il resto della città, sono anch’io per il decoro totale, ma credo anche che gli artisti di strada siano parte integrante di un centro storico vivo. Sono quindi per regolamentare, non vietare. No amplificatori, giusto, salvo espliciti permessi concessi tramite semplice domanda al Comune. E vigili e forze dell’ordine a fare il proprio dovere, verificando e allontanando chi sbaglia, sanzionando o sequestrando per chi dovesse reiterare. A proposito di decoro totale: oltre a impegnarsi a raggiungere facili risultati come se fossero difficili, la giunta dovrebbe impegnarsi nei propri doveri di manutenzione in primis e aggiornamento/investimento in nuove opere in secundis. Ma facendo le cose per bene, non in modo raffazzonato o temporaneo che diventerà permanente: i famosi TEMPONENTE® o PERMARANEO® made in Como.

  12. Ma Como non doveva diventare una città turistica? Forse sarà la prima città turistica al mondo con un cartello all’entrata: “Non disturbare!”. Anche chi non ama le città che vivono, si può trasferire in campagna. Cosi potrà girare viti senza disturbare nessuno.

  13. A chi abita “fuori dalla città murata” e viene in centro giustamente per fare un giro, fare acquisti, godersi le bellezze di Como consiglio di trascorrere un intero weekend in centro (48 ore ininterrotte): poi vediamo la reazione a sentirsi ininterrottamente per tutta la giornata ad ogni angolo di strada questi “bravissimi musicisti” che si esibiscono con l’aiuto fondamentale di questi amplificatori. Si deve pensare che in città abitano famiglie con bimbi piccini che hanno il diritto di “fare il riposino” al mattino e al pomeriggio, per non parlare dei malati che, magari dopo un a seduta di chemio, hanno il bisogno di stare tranquilli. Io sono contrario all’uso degli amplificatori in tutta la città murata, per non parlare dei mendicanti o della polizia che finge di non vederli. Questo è solo il pensiero di una persona che “vive” da sigle la bellissima città di Como e sente continuamente le lamentele di chi ha famiglia o una certa età.

  14. Walter Zanibellato che fastidio danno questi artisti di strada? La maggior parte di loro ha talento da vendere e numerosi turisti si fermano ad ammirarli. Il giro di vite avevano promesso di farla contro la moltitudine di mendicanti ed accattoni che affollano le vie del centro ed invece sono ancora tutti li, a rompere le palle ad ogni 2 metri di passeggio.

    1. Per i mendecantti non cacciati via dalla città, bisogna ringraziare i bonisti, il Pd, che come sempre ha criticato e dato del razzista al sindaco . E bisogna ringraziare le persone che nel capello degli accattoni ci metto l’euro,,. O come bei parcheggi di viale Varese che è pieno di parcheggiatori abusivi e che sempre i bonisti gli danno i soldini .

    1. Con mia sorpresa, e leggera preoccupazione, mi ritrovo a condividere completamente quanto scritto dal ex assessore forzista.
      Complimenti sinceri per la perfetta incisiva sintesi

  15. diciamo che si adeguano alle correzioni o integrazioni in extremis come le ultime vicende del def !!!
    dai non parliamo di occupazione del suolo pubblico per quattro artisti di strada ,siamo seri su !!!! si preoccupassero di fare un censimento serio degli occupazioni esercizi commerciali che occupano oltre lo spazio concesso con tavolini e sedie !!!!!

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