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Como, piazza Volta ha perso la sua boutique. Alessandra Cellio: “Ogni cosa nasce, si evolve e finisce”

“Una cliente mi ha mandato un saluto bellissimo. Mi ha scritto: “Non tutti i luoghi hanno un’anima, Breeze sì, ed è stato un piacere farne parte”. Alessandra Cellio legge e rilegge quel messaggio. E’ appena rientrata da una breve vacanza, ma dal 31 gennaio la sua vita è davvero cambiata. Ha deciso di fare calare il sipario, dopo 35 anni sulla sua avventura di successo. La boutique “Breeze” di piazza Volta a Como.

Un soffio di classe e leggerezza che ha attraversato dalla fine dei favolosi anni Ottanta del secolo scorso fino all’altro giorno il centro storico, con vetrine su uno dei suoi salotti migliori.  “Ogni cosa nasce, cresce, si evolve e finisce, è il ciclo naturale di ogni percorso, anche dei più belli, ed è giusto salutarsi con un sorriso” ha spiegato nel suo congedo alla clientela affezionata Alessandra.

“Abbiamo voluto lasciare la città e le nostre clienti con il sorriso sulle labbra – ha aggiunto – ci rivedremo sicuramente ancora, perché Como è la nostra città, in cui abbiamo tantissimi amici, attualmente però il viaggio di Breeze è giunto al traguardo”.

Il suo è un addio che fa rumore però, in un centro storico che si sta sempre più spersonalizzando, anche a livello commerciale. Perdere una boutique storica è un impoverimento che va al di là della chiusura di un negozio di abbigliamento di classe.

In questi pochi giorni ammetto di aver ricevuto tanti messaggi di gratitudine, dalle clienti, ma anche da chi meno te lo aspetteresti, come professionisti e imprenditori con attività diverse in piazza Volta. Mi hanno fatto davvero emozionare”.

Come è stata la sua avventura imprenditoriale?
Ho sempre amato questo lavoro, che ho svolto con grande passione e attenzione verso il prodotto Made in Italy, patrimonio da proteggere. Per questo, abbiamo sempre fatto una ricerca tra i marchi italiani e, in effetti, la nostra partnership con Pinko ci ha permesso di essere riconoscibili in un panorama molto vario. Con quest’azienda abbiamo collaborato con molte iniziative che ci hanno davvero regalato tante soddisfazioni”. Eventi in store, sfilate con splendide modelle accompagnate da cene front row per rivivere l’allure delle passerelle dei marchi italiani più glamour, fino alle più attuali sedute di armocromia su misura per ogni persona.

Da Breeze sono passate almeno due generazioni di donne e da quelle vetrine si è specchiata la città con le sue mode e abitudini.
“Ci sono clienti che abbiamo visto crescere: entrate bimbe per accompagnare la mamma nello shopping, sono poi diventate le nostre fedelissime testimonial, che abbiamo accompagnato volentieri in un percorso fatto di conoscenza e affetto”.

Una cura degli spazi nella boutique Breeze che l’hanno avvicinata a una galleria d’arte moderna. Curatissima e ampia location, dove i capi esposti sono stati valorizzati attraverso stand, luci e allestimenti, quasi come delle opere uniche. “Ci siamo sempre ispirati ai nostri grandi stilisti, e siamo riusciti a dare la giusta atmosfera grazie alla creatività di visual con cui insieme cercato di rendere l’immagine migliore possibile. Perché il nostro obiettivo è sempre stato quello di accogliere ogni donna nella bellezza, per regalarle un po’ di quella leggera felicità di cui tutti noi abbiamo bisogno” dice Cellio. Una brezza di attenzioni e coccole, questo è stato Breeze per 35 anni a Como.

In una città di turisti mordi e fuggi e di fast fashion non c’è più posto per Breeze secondo lei?
No, questo no. Anche se nelle ultime stagioni, ovvero nell’era post Covid, siamo stati testimoni di questo cambiamento – dice – I turisti che entrano in negozio con la fetta di pizza o il gelato in mano non credo rappresentino il nostro target e forse neppure quello della nostra splendida città. Anche nella scelta di un capo serve attenzione, ci si deve emozionare, farsi guidare anche dai profumi.

Ha qualche rimpianto?
Il viaggio in questa avventura imprenditoriale è stato entusiasmante, un’esperienza formativa che mi ha dato moltissimo – conclude Alessandra Cellio – ma nulla sarebbe stato possibile senza la mia famiglia, i miei bravi collaboratori tra cui Sabina merita una menzione. Un grazie speciale va alle mie clienti, molte delle quali sono diventate amiche.

Ma non è che ci ha ripensato e potrebbe tornare un Breeze in città, magari altrove?
No, per il momento mi godo il mio tempo e poi… chissà.

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