Forse l’aria di Como non è così buona come parso nelle scorse settimane, almeno stando ai dati diffusi. Lo fa sapere il Enzo Tiso dal circolo Angelo Vassallo Legambiente Como. Viene evidenziato come sicuramente gli inquinanti registrati dalla centralina siano diminuiti ma, soprattutto sul fronte del biossido di azoto “iamo ben lontani dal rispetto dei nuovi parametri da raggiungere, secondo la Comunità Europea, entro il 2030 per evitare gravi effetti sulla salute”.
Spiega: “Rilancio il rapporto di Legambiente Mal’Aria 2025 per sottolineare la particolare situazione di Como. Infatti in occasione della pubblicazione dei dati di Arpa Lombardia a fine 2024, qualcuno aveva esultato per l’incontestabile abbassamento della concentrazione di inquinanti misurati dalla centralina di Viale Cattaneo in città rispetto agli anni scorsi. In realtà per quanto riguarda le polveri sottili (PM10) stiamo solo un po’ meglio rispetto agli altri capoluoghi lombardi e siamo tra i peggiori a livello nazionale per quanto riguarda la presenza di Biossido di Azoto, inquinante prodotto soprattutto dal traffico veicolare. Soprattutto per quest’ultimo siamo ben lontani dal rispetto dei nuovi parametri da raggiungere, secondo la Comunità Europea, entro il 2030 per evitare gravi effetti sulla salute. Un monito per chi amministra la nostra città e i comuni vicini perché intervengano con decisione sulla mobilità: ridurre il numero di mezzi in circolazione migliorando il trasporto pubblico e incentivando la mobilità dolce!”.
Ed ecco il rapporto completo: