Sono ben note le parole del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, rivolte a don Giusto, parroco di Rebbio e Camerlata, nei giorni scorsi. Parole talmente forti da spingere il vescovo, monsignor Oscar Cantoni, a intervenire. Qui trovate tutte le cronache. Tra uscite del primo cittadino aveva anche sottolineato di non aver mai avuto bisogno del sacerdote e di non avergli mai affidato minori stranieri non accompagnati. Ma il quotidiano La Provincia, con Paolo Moretti e Martina Toppi, ha raccontato qualcosa di molto diverso: “Nel 2023 stanziati 170mila euro“.
In questo contesto è arrivata una lettera aperta scritta dal Consiglio di amministrazione dell’Organizzazione di Volontariato Rebbio Solidale e dal Gruppo Accoglienza della Parrocchia di S. Martino di Rebbio che, evidenziano, “ripercorre l’impegno degli stessi in questi ultimi anni”. Sottolineano ancora a proposito della missiva: “Speriamo possa trovare spazio e interesse soprattutto per il valore di ricostruzione veritiera di un fenomeno importante che ha attraversato la nostra città”.
Riportiamo il documento in forma integrale:
Lettera aperta
La parrocchia di Rebbio e l’accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati
L’accoglienza di Minori Stranieri Non Accompagnati è stata realizzata a Rebbio nello spirito di fraternità e nell’ambito della missione educativa che contraddistingue l’attività di ogni parrocchia. Un’esperienza che a Rebbio ha radici storiche, dato che già negli anni ‘89/’90 la comunità rebbiese aveva accolto profughi provenienti dal Libano e, tra loro, anche dei minori.
In tempi più recenti, la parrocchia di S. Martino, tra il 2016 e il 2017 ha accolto Minori Stranieri Non Accompagnati, 950 circa, in concomitanza con la situazione di instabilità politica nel Corno d’Africa. I minori in questione non avevano in progetto di rimanere in Italia, quanto di raggiungere la Germania. Una quarantina di loro, disorientati, hanno scelto di rimanere in Italia e, con l’ausilio dei Servizi Sociali del Comune di Como, sono stati affidati a comunità per minori. In seguito, grazie alla preziosa collaborazione con l’associazione di Lugano Posti Liberi i minori soli e i minori accompagnati hanno potuto ricongiungersi rapidamente, senza passare attraverso l’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), ai propri parenti in Svizzera. Nel 2022 il fenomeno ha riguardato, invece, giovani nordafricani sbarcati in gran numero sulle coste italiane.
In entrambe le circostanze la Parrocchia di Rebbio, che ha fatto la scelta di non dar vita ad una vera e propria comunità per minori, ha offerto ospitalità a minori su richiesta di istituzioni del territorio, polizia di frontiera, Prefettura, Questura, i comuni di Como e di altre città lombarde, sollecitate dalla necessità di tamponare situazioni di emergenza. Si trattava di accogliere minori intercettati dalle suddette istituzioni che non erano in grado di collocarli tempestivamente in comunità specifiche adeguate. L’accoglienza richiesta sarebbe dovuta durare pochi giorni ma si è spesso protratta per dei mesi e in alcuni casi sino al raggiungimento della maggiore età. Secondo questa modalità, tra il 2022 e il 2023 sono stati accolti nella nostra parrocchia circa
330 minori per i quali si è cercato di realizzare un’accoglienza non assistenziale ma educativa. In particolare, il nostro progetto di accoglienza minori non accompagnati si è basato su un sistema articolato di fasi che prevedeva:
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ascolto, mediazione linguistica e accompagnamento psicologico;
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istruzione nella lingua italiana;
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formazione professionale e ricerca lavoro.
Soprattutto in relazione alla formazione professionale si è collaborato con Cometa per corsi di falegnameria e cameriera ai piani, con Confindustria ed ENFAPI per corsi di saldatore, con Fondazione ENAIP Lombardia per corsi di aiuto cuoco, con Fondazione Minoprio per i corsi di agricoltura e giardinaggio, con Fondazione Padri Somaschi per corsi di mulettista, aiuto muratore e meccanico.
La disponibilità della parrocchia a impostare ad ampio raggio tale azione educativa si colloca nell’ottica della sussidiarietà che, come è noto, auspica e prevede la collaborazione tra istituzioni pubbliche o private ed enti del terzo settore nel perseguimento del bene comune, della salvaguardia dei diritti e dei bisogni dei più fragili.
È questo lo spirito che ha guidato anche la convenzione sottoscritta nel maggio 2023 dall’Organizzazione di Volontariato Rebbio Solidale con il Comune di Como per la creazione di una comunità per minori di Pronto Intervento nei locali adiacenti alla casa parrocchiale. Tale comunità di otto posti ha ospitato, secondo criteri di turnazione, 30 minori sino alla scadenza della convenzione in data 31 dicembre 2023. Per l’accoglienza in convenzione il Comune ha erogato a Rebbio Solidale ODV l’importo complessivo di 92.695,74 euro, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente che prevede che i costi dell’accoglienza di ogni minore siano a carico del Comune in cui il minore si trova con il supporto del Fondo Nazionale per l’accoglienza dei MSNA, gestito dal Ministero dell’Interno. Tale somma è stata liquidata previa attestazione documentata delle spese sostenute.
Si precisa che, mentre era in essere la Convenzione suddetta, la parrocchia continuava ad ospitare in emergenza 79 minori inviati dal Comune di Como in attesa della loro collocazione in comunità. Per tutti i MSNA accolti al di fuori della Convenzione, 249 nel 2022, 49 nel 2023, la parrocchia ha potuto contare solo su un contributo di 8.500 euro, erogato dal Comune di Como nel 2022 per l’accoglienza dei minori stranieri in situazione di grave marginalità; per il resto, si è contato sulle risorse del lavoro volontario, della donazione e dell’autotassazione deiparrocchiani e dei simpatizzanti. Ne è risultata ribadita l’ottica della sussidiarietà secondo cui l’intervento del volontariato si risolve in termini di risparmio economico consistente per le casse dello Stato.
Il nostro progetto accoglienza prevede un prosieguo per i neomaggiorenni, per cui si organizzano corsi di formazione e azioni di supporto nella ricerca lavoro. Considerate le richieste del mercato del lavoro e le difficoltà dei giovani lavoratori a reperire abitazioni, abbiamo elaborato un progetto per l’accoglienza dei neomaggiorenni in strutture esterne alla parrocchia, grazie al sostegno dell’associazione svizzera Main dans la main, di Fondazione Cariplo e della Fondazione Peppino Vismara.
Abbiamo più volte sollecitato, inoltre, la riapertura del Centro Puzzle di Tavernola, in grado di ospitare sino a 30 ragazzi e attivo sino al 2016, quando è stato chiuso e mai riaperto dalle varie amministrazioni comunali.
Siamo disponibili a discutere con la cittadinanza di queste e altre questioni che un tema come l’accoglienza dei minori sollecita inevitabilmente, richiamandoci al senso di responsabilità civile ed educativa che una comunità di adulti consapevoli dovrebbe avere rispetto alle giovani generazioni, qualunque sia la loro provenienza geografica.
Como, 26/09/2025
Consiglio di amministrazione dell’Organizzazione di Volontariato Rebbio Solidale Gruppo Accoglienza della Parrocchia di S. Martino di Rebbio
Don Giusto Della Valle, Rosalba Bianchi, Georgia Borderi, Anna Bordoli, Rosalia Borghi, Mara Cacciatori, Mario Cappelletti, Federica Casartelli, Luciano Casati, Brunetta Cincera, Adele Fabiano, Cecilia Gossetti, Andrea Grassetto, Antonio Lamarucciola, Sonia Manighetti, Mauro Oricchio, Laura Pellegatta, Manuela Pellegrini, Maria Sofia Petruzzi, Davide Prosdocimi, Barbara Rodighiero, Angelo Rusconi, Emanuela Tagliabue.