Ai tempi, aveva seguito direttamente da assessore all’Urbanistica la trasformazione di piazza Grimoldi da parcheggio e luogo di transito per auto e bus ad area pedonale. Ora l’avvocato Lorenzo Spallino ha assistito al nuovo netto cambiamento della zona, se non altro nell’aspetto, e non ha nascosto il disappunto.
La vicenda in questione è quella delle due fontane realizzate 7 anni fa a pochi passi dal Duomo di Como su progetto dell’architetto Stefano Seneca, nell’ambito del complessivo ripensamento dell’area inaugurata nel luglio 2016. Le vasche in pietra hanno creato da subito (e alimentato nel tempo) dibattiti e scambi di opinioni anche accessi, anche perché nel tempo sono state vittime di qualche vandalismo e di qualche incuria di troppo. Ora, però, la decisione radicale della giunta Rapinese: via l’acqua, cancellato il senso stesso delle vasche, trasformate in due maxi fioriere tra chi – soprattutto sui social – ha elogiato la svolta e chi ne ha invece sottolineato un aspetto forse un po’ troppo ‘tombale’.
Uno stravolgimento che Spallino, su Instagram, ha stroncato senza appello.
“C’è più dignità e coraggio nell’eliminare le vasche d’acqua di piazza Grimoldi e rimettere il parcheggio, che ridurle a invasi per piante”, ha scritto con tanto di doppia foto l’ex assessore all’Urbanistica della giunta Lucini. E per concludere ha aggiunto che “come scriveva Giudici, C’è più onore in tradire che in essere fedeli a metà”.
14 Commenti
Erano meglio le fontane certo con l’acqua non asciutte come erano molto spesso Così l’Arch.Seneca aveva ideato la piazza Perchè Rapinese deve sempre metterci il becco?
E.V.
le azioni del nuovo “padrone” per consegnare all’oblio tutto ciò che appartiene al passato. Aspettatevi nuove costruzioni e progetti faraonici basati sul razionalismo Rapiniano
Fontane o fioriere sono sempre meglio di banali parcheggi, questo tizio vive nel mondo della mobilità anni ’70.
O non sei di Como oppure non comprendi il testo che hai appena letto!
Quella dell’avvocato Spallino è una provocazione, era assessore con Lucini quando sono state realizzate le fontane, sono quasi “figlie” sue.
Avrà una fervida immaginazione retrograda allora
Orribili. Sembrano tombe! Certo è che non era nemmeno bello vedere le due vasche, perennemente fuori uso ed in pessimo stato.
Le fioriere non sono male ma il problema sarà la loro manutenzione e pulizia ordinaria altrimenti avremo una nuova discarica.
Poche volte le ho viste funzionanti e pulite, forse qualche problema nel progetto c’è…oppure richiedono troppa manutenzione. Ora la zona è in ordine con poca spesa, e un pò di verde non fa male. Bene Sindaco, l’unica colpa è di non essere del PD.
Spallino, Spallino… non diamogli idee così malsane, le provocazioni funzionano con chi si è certi le prenda per tali… 😉
Preferire queste fioriere vuol dire avere un dubbio gusto in fatto di arredo urbano. Il prossimo passo che premi aspetto é quello di metterci anche dei nani e Biancaneve.
Evidentemente gestire due fontane a Como è troppo complicato, allora meglio riempirle di terra. Poveri noi…
Erano meglio le vasche, ma manutenzione zero. A Como è tutto sempre difficile !!! Anche i lampioni sempre spenti, e i due alberi da potare, la dicono tutta sul menefreghismo delle varie amministrazioni.
Ma anche sul menefreghismo e sciatteria dei comaschi. Tutti contenti di vivere in mezzo a ste porcherie…
Pazzesco come questo sindaco viva di ripicche e dispetti, di accuse perenni a chi lo ha preceduto per mascherare l’incapacità di dar seguito alle sue mirabolanti promesse.
Per non parlare delle battaglie roboanti fatte da consigliere di opposizione e sparite nel nulla (vedi crociate contro la pedonalizzazione della zona in oggetto)