Riccardo Mantero è morto ieri sera, 23 aprile, all’età di 87 anni. Un nome che racconta Como e la sua storia industriale. E’ stato uno dei capitani del colosso Mantero, azienda tessile familiare fondata nel 1902 da Riccardo Mantero, il nonno. “Portava il nome del nonno – racconta alla redazione il fratello Moritz (altro nome di spicco dell’industria di famiglia, fondatore e anima di Orticolario) – che però si chiamava Camillo ma non gli piaceva, così si faceva chiamare col secondo o terzo nome. Riccardo appunto”.
Riccardo, il primogenito. “Primo di otto – sottolinea Moritz – Federico, Stefania, Cristian, Aimone, Michele, io e Ottaviano”. Nato nel 1935, Riccardo avrebbe compiuto 88 anni il 29 ottobre “nei giorni dell’anniversario della Marcia su Roma, ci scherzava sempre ma non stava certamente da quella parte”.
Ricorda ancora Moritz: “Era una persona solare. E’ stato il mio riferimento, il mio maestro, quando sono entrato in azienda nel 1973, era il capo allora e mi ha insegnato tutto. Era una persona puntualissima, guai a sgarrare, rispettare i tempi per lui era rispettare l’interlocutore. Era un uomo diplomatico, conciliante, mai litigioso. Era appassionatissimo della sua Triumph TR3, che è ancora in garage”.
Uscì dall’azienda negli anni novanta “in pieno accordo coi fratelli”. Riccardo è stato anche il fondatore di IdeaComo. Lascia la moglie Maria Grazia Bellucci “dopo oltre 60anni di matrimonio, era l’amore della sua vita”, e i 3 figli Vivide, Giuseppe e Francesco.
I funerali saranno mercoledì, 26 aprile, alle 11 nella Basilica di San Fedele a Como.
Un commento
ho conosciuto Mariola, una donna per la quale non ci sono aggettivi , Riccardo e Maria grazia.
Mariola ed io il 18 aprile 1948 abbiamo salvato l’Italia dal comunismo,Riccardo e Maria grazia sono stati miei clienti. elettrodomestici di classe per la dimora sulla costa azzurra.