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Como Nuoto-Pallanuoto Como, è il giorno decisivo. Rapinese: “Nuovi documenti, vado in Procura”

Finisce alla Procura della Repubblica la disfida Como Nuoto-Pallanuoto Como. A portarcela, con annuncio pubblico fatto ieri sera in consiglio comunale, è il consigliere di opposizione Alessandro Rapinese. Sono dunque ore roventi per una questione che tra carte bollate, tribunali, polemiche politiche e proteste di piazza in un modo o nell’altro proprio entro la mezzanotte di oggi dovrebbe (e il condizionale è davvero d’obbligo) comunque arrivare a una svolta in un senso o nell’altro.

Il motivo è molto semplice: due settimane fa, fu l’assessore al Patrimonio Francesco Pettignano ad affermare che entro il 30 giugno – dunque oggi – Como Nuoto, risultata soccombente al Consiglio di Stato, avrebbe dovuto consegnare le chiavi degli impianti di viale Geno agli avversari, che così potrebbero entrare in quel già ribattezzato “Lido di Como”.

Viale Geno a Pallanuoto Como. Pettignano: “Como Nuoto deve riconsegnare le chiavi entro il 30 giugno” 

Il countdown non poteva essere più thrilling, però. Da un lato perché la Pallanuoto Como di Giovanni Dato ieri ha diffuso un comunicato in cui ha ribadito ancora una volta la correttezza del proprio operato, in particolare rispetto alle contestazioni di Como Nuoto sulla reale consistenza degli elenchi degli atleti agonisti.

Pallanuoto Como: “Atleti agonisti, abbiamo inviato ancora una volta i documenti al Comune. Ora le chiavi di viale Geno”

Dall’altro lato, perché Rapinese – che negli ultimi giorni ha depositato nuovi documenti a Palazzo Cernezzi ribadendo invece che senza ulteriori verifiche su quei numeri l’aggiudicazione non possa in alcun modo avvenire – ieri sera è stato quantomai esplicito.

“Io sono seriamente preoccupato – ha detto in aula – La pazienza adesso è finita, gli ultimi documenti mi pregerò nell’arco della settimana di portarli alla Procura della Repubblica o di mandarli via Pec in maniera tale che magari qualcuno che sa leggere l’italiano capisca che stiamo veramente esagerando. Entro venerdì questi documenti saranno depositati e non escludo di aggiungerne un terzo .E mi chiedo come mai il sindaco su questa vicenda sia così silente quando il dossier è sulla sua scrivania da tempo”.

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2 Commenti

  1. Avvincente vicenda degna di Herculean Poirot, a questo punto, dopo gli annunci di Rapinese, spero siamo arrivati al finale.
    O Rapinese, unico, ha letto bene i tabulati e ha ragione, con il Comune (con Pallanuoto Como menzognera) che ha preso fischi per fiaschi, oppure il nostro Rapinese ha fatto un polverone sul nulla, giocandosi una fetta di credibilità per le elezioni del 2022

  2. Como sta diventando un incubo per le Società sportive. La piscina è out, non ci sono palazzetti sportivi (Muggiò è un rudere); non ci sono palestre degne di nota. Per poter far sport di squadra molte società sportive devono chiedere ospitalità negli impianti di Fino Mornasco, Tavernerio, Senna Comasco…..elemosinando spazi ad altre Associazioni sportive e ad altre Amministrazioni Comunali.
    Morale, i nostri prodi, sia in maggioranza sia all’opposizione, passano il loro tempo a litigare e a discutere, come se fosse causa di vita e di morte, sull’assegnazione degli impianti di Villa Geno a un concessionario piuttosto che a un altro. Probabilmente il problema per certa gente, è che lo sport si pratica distesi su un lettino abbronzante a fare i fichi a Villa Geno….mah! Sarà questo….
    Il problema di questa città, invece, sono le pressioni che molte lobby esercitano sui partiti, soprattutto di centro destra, con il ricatto dei voti. Tra i vari commenti su questa splendida testata mi ha impressionato un “……ce ne ricorderemo alle elezioni”….al plurale???
    Queste pressioni si traducono in prese di posizione, degne delle curve da stadio, di gruppi politici in favore di un’associazione rispetto a un’altra. Non ci sarebbe di meglio a cui pensare o forse sarebbe meglio che i cittadini cominciassero a ribaltare i tavoli della politica? Mah…..
    C’è da augurarsi, per il bene della nostra splendida città, che spunti una nuova generazione di politici che sappia porre in cima ai propri obiettivi il bene della città e non quello di una parte, assolutamente minoritaria, dei suoi abitanti anche se sono i fichi che prendono il sole sui lettini abbronzanti di Villa Geno!

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