Il braccio di ferro continua ma per il momento la decisione è presa. La Como Nuoto, società che storicamente gestisce le piscine di viale Geno per ora resta dov’è (previa verifica delle certificazioni). La decisione presa oggi dalla giunta di Palazzo Cernezzi nonostante da più parti siano state sollevate perplessità.
QUI UNA RAPIDA CRONISTORIA RECENTE
Palomba al veleno di capitan Dato: “Como Nuoto abusiva. Bene pubblico o affari di famiglia?”
Como Nuoto, Maesani: “Concessione scaduta, impianti non a norma. Se capita un incidente?”
Como Nuoto, Pettignano: “Verifiche sul rispetto delle norme. Valutiamo se chiudere”
L’esecutivo ha stabilito che in questi giorni verranno verificati certificati sul fronte sicurezza e impiantistica. Se risulteranno a norma il Club potrà restare nella struttura fino a Sentenza del Consiglio di Stato, chiamato a esprimersi sull’assegnazione della gara dopo che il Tar aveva annullato il bando, in seguito al ricorso di Pallanuoto Como.
“Le verifiche saranno effettuate immediatamente”, spiega l’Assessore al Patrimonio, Francesco Pettignano.
3 Commenti
Ma che li facciano vedere a tutti questi documenti e questi certificati. ma non prendeteci in giro. questi documenti non ci sono. Almeno voi giornalisti chiedeteli e guardate se ci sono e poi scrivete un articolo. io mi fido della vostra parola.
Alessandro , purtroppo di fessi ce ne sono moltissimi. Basta considerare i disastri delle giunte di lega e forza Italia negli ultimi venti anni. E continuano a votarli. Quindi, niente paura : fessi in abbondanza!
Assessori e dirigenti sono una barzelletta. Ma cosa devono controllare che lo stesso comune prima del bando aveva già visionato gli immobili e aveva visto che niente era a norma. Come può esserlo adesso.?
Stiamo a vedere fino a che punto pensano che noi cittadini siamo fessi.