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Como Nuoto, Svolta Civica: “Concessione, lavori, manutenzione. Il Comune tace, vogliamo chiarezza”

Piscina della Como Nuoto, le risposte da Palazzo Cernezzi tardano ad arrivare e Svolta Civica passa al contrattacco. Obiettivo capire se e quali lavori siano stati fatti per adeguare e rendere sicura la piscina data in concessione. La volontà di informare la cittadinanza, motivo della conferenza di questa mattina, deriva dal fatto “che nelle sedi istituzionali nessuno ci ha dato le indicazioni richieste. Nel bando per la concessione si era posto il problema dell’essere in presenza di un impianto vetusto e obsoleto – spiega il consigliere Vittorio Nessi – ed era prevista la possibilità di prevedere dei progetti per renderla sicura e metterla a norma ma a oggi noi non abbiamo avuto alcuna notizia. Non sappiamo cosa è stato fatto”.

Svolta Civica a inizio febbraio aveva presentato in Comune una richiesta di accesso agli atti “caduta nel vuoto. Ci è stata fornita – hanno aggiunto Nessi e Barbara Minghetti – solo qualche generica informazione, ma noi i documenti non li abbiamo ancora visti. Ecco allora che siamo passati alla fase successiva e abbiamo presentato un’interrogazione il 13 febbraio. Sono passati i 20 giorni previsti per avere una risposta e tutto tace. Siamo preoccupati”.

Nell’interrogazione ecco cosa si chiedeva:

Dalla documentazione rilasciata risulta che:

– in data 2 agosto 2020 è stata disposta la consegna anticipata non essendosi potuto procedere con immediatezza alla formale sottoscrizione del contratto di concessione dell’impianto sportivo avvenuta il 21 maggio 2021,

– la società aggiudicataria si è impegnata ad eseguire lavori di messa a norma e riqualificazione dell’impianto di filtrazione acqua e dell’impianto elettrico, di sostituzione del generatore di calore e di riqualificazione della centrale termica oltre al rifacimento completo dell’impianto di disinfezione/flocculazione/filtrazione della piscina;

– Il cronoprogramma di attuazione degli interventi indicati nell’offerta comprensivi della manutenzione degli impianti l’esecuzione dei lavori prevede l’esecuzione delle opere entro il termine di 110 giorni,

– l’articolo 8 lettera a) dell’atto di concessione statuisce che in relazione agli interventi di messa a norma/riqualificazione dell’impianto sportivo la Concessionaria dovrà procedere all’esecuzione degli interventi entro sei mesi dalla data di consegna della struttura,

si chiede al Sindaco,

– per quali motivi il contratto di concessione è stato sottoscritto a distanza di circa dieci mesi rispetto al giorno della consegna anticipata dell’impianto sportivo atteso che l’art. 9 comma 3 del bando prevedeva: “Il soggetto aggiudicatario, entro 60 giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta aggiudicazione definitiva dell’aggiudicazione, dovrà sottoscrivere l’atto concessorio in forma pubblica con oneri a suo carico”;

– se i lavori di messa norma e riqualificazione previsti dal progetto tecnico presentato in sede di gara e richiamati nell’atto di concessione siano stati effettivamente realizzati dalla Società Sportiva Como Nuoto nella loro interezza;

– se il programma di manutenzione ordinaria e straordinaria di cui al progetto tecnico presentato in sede di gara e richiamati nell’atto di concessione è stato eseguito nei modi e nei tempi previsti;

– se il progetto ha ottenuto l’assenso preventivo degli uffici comunali competenti e se sono state richieste eventuali autorizzazioni o comunque seguite le procedure previste dalla vigente normativa con particolare riferimento al titolo edilizio;

– la data di inizio e fine lavori e il relativo verbale di accertamento dell’UTC circa la regolare esecuzione degli stessi e la corrispondenza con il progetto presentato in sede di gara.

Diversi gli interrogativi caduti nel vuoto. “A questo punto siccome di mezzo c’è l’incolumità dei cittadini e la sicurezza del compendio non potevamo non informare i cittadini in attesa di conoscere se e quali lavoro sono stati fatti”, chiude Nessi che ricorda anche come la “giunta a dicembre del 2022 aveva disposto un finanzimento di 550mila euro approvando un documento di fattibilità per opere non comprese nella concessione. Cosa ne è stato?”. Queste le domande salienti. “E’ triste notare come ci siano sempre meno impianti sportivi in città – interviene Barbara Minghetti – La piscina Sinigaglia ha dei problemi e Muggiò è nello stato che tutti ben conosciamo. Se la giunta Rapinese a luglio avesse portato avanti il project financing per l’impianto oggi i lavori sarebbero già partiti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

5 Commenti

  1. La trasparenza non fa parte della politica…ma i problemi delle piscine dovevano essere risolti dalle giunte ( incapaci) precedenti . Tra tutti sono una manica di imbelli.

  2. Ahahaha si le risposte tra 3-6 mesi, speriamo che sia qualche giudice a mettere fine a tutto questo schifo. Ma poi siete sicuri che tutto questo riguardi solo la Como Nuoto? Perché non parlate anche delle altre società sportive che beneficiano di spazi pubblici a canoni irrisori?

  3. Adesso vedremo se la legge è uguale per tutti. Vedremo tutti i sostenitori messi davanti ad una verità e a fatti concreti cosa diranno. Vedremo se quanto doveva essere fatto non è stato fatto, chi se ne prenderà le responsabilità e chi pagherà

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