Mini rivoluzione (temporanea, ma piuttosto lunga) per i parcheggi di auto e moto in centro a Como. Le novità sono legate ai lavori di recupero del grande immobile di proprietà dell’amministrazione provinciale che era l’ex Provveditorato.
Proprio in conseguenza dell’occupazione di alcune aree di cantiere, così verrà ridisegnata la sosta alle porte del centro storico di Como a partire da oggi 4 marzo 2024 e fino al 15 luglio 2026:
- istituzione di 1 stallo di sosta a pagamento per auto (tariffa di €. 2,00/h dalle ore 08.00 alle ore 19.00) controllato mediante parcometro e soppressione di 5 stalli di sosta riservati a motocicli, in viale T. Gallio in prossimità del civico 4;
- istituzione di 3 stalli di sosta a pagamento per auto (tariffa di €. 2,00/h dalle ore 08.00 alle ore 19.00), controllati mediante parcometro e soppressione di una porzione della fascia di sosta riservata al carico e scarico, in Piazza Cacciatori delle Alpi;
- l’istituzione di uno stallo di sosta riservato al carico e scarico (durata max sosta 30 min regolamentata da disco orario), in Viale Varese all’altezza dell’intersezione con Via Cinque Giornate;
- istituzione di n.3 stalli di sosta riservati ai motocicli, in Viale Varese all’altezza dell’intersezione con Via dell’Annunciata;
- istituzione di 1 stallo di sosta a pagamento per auto (tariffa di €. 2,00/h dalle ore 08.00 alle ore 19.00) controllato mediante parcometro in Viale Varese all’altezza del palo di illuminazione pubblica n.1597;
- istituzione di 9 stalli di sosta a pagamento per auto (tariffa di €. 2,00/h dalle ore 08.00 alle ore 19.00) controllati mediante parcometro, e soppressione di n.1 stalli di sosta riservati a motocicli, in Viale Lecco di fronte all’Autosilo Valduce.
Per quanto concerne il cantiere, al posto dell’ex Provveditorato agli studi arriverà il nuovo Ufficio del Lavoro della Provincia di Como, tra viale Varese e via Volta. Un progetto di restauro dal valore di ben 3,5 milioni di euro provenienti da Regione Lombardia. La volontà di trovare nuovi spazi si è resa necessaria dopo che il Pirellone ha riportato la competenza sugli uffici di collocamento alle province lombarde. Una piccola svolta, che permetterà agli Uffici del Lavoro di moltiplicarsi e di essere distribuiti più capillarmente sul territorio.
