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Como, porte chiuse per i negozi. Negretti: “Linea soft ma le regole vanno rispettate”

Tante preoccupazioni tra i commercianti comprensibili fino a un certo punto. Finora infatti la linea del Comune di Como è stata assolutamente soft.
Su questo ha voluto essere chiara l’assessore alla Sicurezza Elena Negretti: “Nessuno è qui per punire o creare difficoltà ai commercianti. Da quando è entrato in vigore il nuovo regolamento (4 novembre, Ndr) il primo intento è stato quello di informare i cittadini, ci sarà un periodo di tolleranza in cui i nostri agenti solleciteranno a mettersi in regola però alla fine la norma verrà fatta applicare”. Come è giusto che sia, altrimenti per quale ragione dovrebbe essere stata scritta?

Dal canto suo il padrone di casa, il presidente di Confcommercio Como Giovanni Ciceri ha tutte le intenzioni di fare da mediatore: “Abbiamo organizzato questo incontro appositamente per informare e rendere partecipi i commercianti della città. Tutte le loro lamentele e indicazioni verranno raccolte da Confcommercio e fatte pervenire al Comune per trovare insieme una soluzione”.

Ha voluto tranquillizzare il vicecomandante della Polizia Locale Luciano Campagnoli: “Come sempre le norme vanno interpretate e nel caso di quelle legate all’inquinamento ambientale non è mai semplice. Però questa indicazione non è una novità: veniva messa in vigore da Regione Lombardia ogni volta che in inverno la qualità dell’aria peggiora con l’innalzamento degli inquinanti”.

Una mano tesa è arrivata anche da Marco Fumagalli, in qualità di rappresentante del Distretto Urbano del Commercio: “Su questo tema vorrei informare che c’è la possibilità di accedere a dei finanziamenti per installare le lame d’aria con un aiuto economico del Duc”.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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Un commento

  1. “Nessuno è qui per punire oppure è qui per creare difficoltà ai commercianti”, troppe parole: le regole che si scrivono, si approvano, poi si fanno rispettare senza se e senza ma. Troppi distinguo…Devono stare tranquilli i commercianti.
    Molto probabilmente la regola rimarrà sulla carta. Si sfogheranno con gli artisti da strada che non superano il “Voice de’ noialtri”. Sempre forti con i deboli e deboli coi forti, o no?

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