Poche ore fa abbiamo pubblicato l’intervento dell’architetto comasco Arianna Sinigaglia a proposito del cantiere in vista per il totale rifacimento dei giardini a lago. L’articolo è questo: Como, prato al posto degli alberi nei nuovi giardini a lago. Sinigaglia: “Perché stravolgere? Per un vuoto a perdere?”. Tra i commenti comparsi sul nostro Facebook dopo la pubblicazione è certamente degno di nota quello di un ex rappresentante della giunta Rapinese, il fu assessore all’Ambiente Ivan Matteo Lombardi. Scrive:
Concordo con quanto scritto dall’arch. Sinigaglia.
Peraltro il progetto che vinse il concorso di idee per il “rifacimento” dei nostri giardini era molto diverso dall’attuale che, invece, fu rimaneggiato dalle successive Giunte, con la conseguenza che ora ci troviamo di fronte a qualcosa che – a mio modesto parere – non ha più né capo né coda.
Forse occorreva più coraggio. Annullare questo progetto con un accordo fra tutte le forze politiche, pagare gli eventuali costi dell’annullamento (non pochi), e riprogettare una seria manutenzione dei nostri giardini. Con poche centinaia di migliaia di Euro (circa 500.000,00) era possibile realizzare qualcosa di semplice e conservativo.
Così non è stato…
Comunque staremo a vedere… magari alla fine i “nuovi” giardini saranno meglio di quelli della nostra infanzia.
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5 Commenti
É ora di smetterla di fare Amministrazione difensiva e di tagli lineari – in questo caso degli alberi- per evitare future spese all’ amministrazione ( manutenzione giardini): abbiate almeno il coraggio di lasciare qualche panca e qualche albero per l’ ombra dei turisti e dei cittadini.
Ieri c’ erano persone sdraiate al sole sulla passeggiata verso S. Agostino, perché avete evitato di mettere le panche!
“Le giunte successive” sarebbero per correttezza di cronaca la giunta Landriscina e la giunta Rapinese … tanto per inquadrare a chi attribuire la responsabilità delle scelte
Sarebbe servita della semplice e continua manutenzione per i giardini a lago.
Perché le cose bisogna anche saperle ideare, pensare e poi realizzare e questa giunta “che tutto può”, ha fallito miseramente!
Perché per fare qualcosa di nuovi bisogna sempre rinunciare a ciò che fa parte della città e del suo passato? E spersonalizzare pensando di lasciare un segno….