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Senzatetto, il trappolone furbo di Bogani: “Vescovo, partiti e sindacati aprano un dormitorio”

Di Flavio Bogani abbiamo scritto diverse volte (qui). E abbiamo azzardato ritratti per darne cifra e dimensione.

Uno che ha scelto una strada e che la percorre, convinto che la risposta a ogni bisogno sia quella della Chiesa. Bogani, insomma, è primo attore dell’incontro con i migranti, si sarebbe detto un tempo “senza se e senza ma” con un taglio, un metodo e una definizione alla don Giusto, parroco di Rebbio. Uomo che tira dritto e che, precisa scelta, antepone la persona e l’esistenza della medesima a ogni protocollo o condotto o salvacondotto. Sbagliato o giusto che sia, tanto vien fatto”.

“Uomo-buono di prima linea. Due metri di uomo, il cattorivoluzionario, anima e inventore della mensa di Sant’Eusebio nell’estate 2016, quando esplose la questione migranti a San Giovanni”.

“Duro, senza perdere la tenerezza. La cifra di Flavio Bogani è sempre stata in scia con scelte di vita, civili e religiose precise e coerenti. (…) Timido ma capace di animare le piazze”.

Immagine lanciata da Bogani contestualmente alla proposta

“Uomo di strada, con le mani profondamente affondate nella miseria e nella malattia, dal pensiero mai banale – comunque la si pensi è quanto doverosamente gli va riconosciuto – attento all’altro con tale profondità e rigore da rispettare, sempre e comunque, anche il più violento degli avversari”.

Insomma, migliore dei sorrisi, braccia giganti e gentili che sostengono una fermissima convinzione: la Chiesa, la sua Chiesa, ha il dovere di affiancare il bisogno, la disperazione e la misera, senza condizioni, senza tatticismi. E così è arrivato a dire “Occupiamo una chiesa” e a scrivere una lettera senza precedenti al vescovo di Como, Oscar Cantoni:Che vita vuoi donare se non offri due stanze?”

Oggi, con il freddo in arrivo e la contestuale emergenza che sta per aprirsi sgancia la bomba con una sofisticatissima proposta-provocazione, un trappolone, in effetti. Come potranno quanti, in questi mesi, si sono scagliati contro la chiusura del Centro Migranti di via Regina e in difesa dei senzatetto che dormono nell’Ex Chiesa di San Francesco ora sottrarsi alla richiesta di impegno diretto?

A tutti voi amici buona Vita!
Servono almeno 100 persone concrete che diano la loro disponibilità al servizio di una struttura che chiederemo al Vescovo, ai Partiti e ai Sindacati.
Non basta più proclamare e richiedere servizi per le Persone, serve concretamente mettersi a servizio.
Occorre dare la disponibilità a dormire con gli Ultimi, garantendo sicurezza per le Persone e le strutture.
Nel concreto dunque, ti chiedo se sei disponibile a fare servizio notturno agli spazi che Chiesa, Sindacati e Partiti concretamente sapranno dare disponibili.
Non importa se sei donna, uomo, pensionato o studente, lavoratore o disoccupato!
Se ci stai, contattami oppure fallo sapere pubblicamente; con chi sarà disponibile, poi andremo dal Vescovo e nelle altre sedi a chiedere uno spazio semplice ma concreto.
Uno spazio che non sia solo emergenza freddo, ma diventi nel tempo un nuovo dormitorio dove accogliere tutto l’anno, ascoltare, consigliare e curare le Persone.
Senza alcuna differenza di censo giuridico
Che ognuno oggi ci metta la faccia. Vedremo cosa faranno le Istituzioni interpellate

Le parole stanno a zero.
Per piacere ti chiedo di condividere, mi impegno a tenerti informato.
Grazie

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