Il Comune di Como è passato subito all’azione di forza contro l’Associazione Carducci dopo l’accoglimento del reclamo contro l’ordinanza di settembre (che anticipavamo qui oggi pomeriggio) che fino a questa mattina bloccava lo sgombero dei locali e i lucchetti alle porte.

Come noto, il sindaco Alessandro Rapinese rivendica da tempo il possesso e l’uso per altre attività (vedi ingresso del Conservatorio) dell’immobile.

Attorno alle 16, la Polizia locale e i tecnici di Palazzo Cernezzi si sono presentati al civico 5 del palazzo di via Cavallotti per procedere con lo sgombero di quell’ala dello stabile e probabilmente mettere i lucchetti allo specifico ingresso. Sul posto è accorsa la presidente dell’Associazione Carducci, Maria Cristina Forgione: “E’ un atto di forza, non potevano farlo”. Qui sotto la diretta video sul posto.

La presidente ha poi chiamato i carabinieri che sono arrivati in poco tempo ma che hanno anche chiarito di non poter intervenire vista la presenza della polizia locale.

Forgione ha sottolineato come il la decisione del giudice, a suo dire, avesse un difetto di forma ma sia la polizia locale che i militari hanno spiegato di non poter intervenire in materia invitandola a rivolgersi al tribunale.


Si era già fatto buio da parecchio quando i tecnici del Comune stavano ancora sostituendo le serrature del civico 5. Mentre al civico 7 sono state blindate le scale che portano al primo piano, ritenuto parte integrante del civico 5: “Il problema è che così ci hanno impedito l’accesso alle nostre biblioteche” ha denunciato ancora la presidente. Ecco le scale dopo l’intervento.
