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Como, totale follia in stazione: prima i danneggiamenti poi manda al pronto soccorso un poliziotto. Fermato marocchino di 28 anni

La Polizia di Stato nelle prime ore di questa mattina ha arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni un 28enne marocchino, irregolare sul territorio, senza una fissa dimora e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. L’uomo è stato inoltre denunciato in stato di libertà per danneggiamento e per essersi rifiutato di declinare le proprie generalità alle autorità.

Verso le 6.30 la volante è intervenuta presso l’atrio della stazione ferroviaria di Como Lago, in quanto una segnalazione giunta al 112 raccontava del 28enne che danneggiava gli interni della stessa e aveva aggredito la guardia giurata intervenuta per farlo desistere.

Gli agenti una volta giunti sul posto, hanno avuto non pochi problemi a sedare la violenza del marocchino che, con non poca fatica, è stato poi assicurato nell’auto di servizio e accompagnato in Questura.

Negli uffici della volante però, durante le fasi di identificazione, l’uomo ha iniziato a dimenarsi energicamente e violentemente, sferrando una gomitata ad un agente che stava cercando di riportarlo alla calma, il poliziotto ha riportato una vistosa ecchimosi nella parte frontale del viso, si è dovuto poi recare al pronto soccorso per farsi visitare.

Dell’arresto è stato informato il P.M. di turno che ha disposto il processo per direttissima fissandolo per oggi in Tribunale a Como.

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6 Commenti

  1. Ormai non serve nemmeno definire l’Italia “Paese di pulcinella”: anche la celebre maschera si vergogna del suo Paese!

  2. Questi sono i casi dove, a mio avviso, l’espulsione (ma vera) è l’unica soluzione. Più che per il reato, per la recidiva

  3. La follia è permettere che certa gente giri indisturbata nel nostro paese, la follia è non potergli dare quattro manganellate per ridurla a più miti consigli. Rispetto e tolleranza sempre, mi raccomando.

  4. Qualche mese e sarà fuori. Non si capisce il motivo per cui in queste situazioni non lo si mandi in un centro x rimpatrio.

    1. Quale? I più vicini sono a Torino (strapieno) e Gradisca d’Isonzo, e ovviamente non se ne aprono altri perché politicamente nessuno vuole crearsi problemi con il proprio elettorato. Del resto, se non vogliamo le moschee (dove persone incensurate vanno a pregare), figuriamoci le rivolte se ci aprissero un CPR sotto casa…

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