Residenti scatenati – o almeno coordinati in un’operazione di “mailbombing” – contro l’autosilo da 400 posti previsto nella zona del Pulesin, alla confluenza tra via Bellinzona e via per Cernobbio. Il progetto, come noto, è direttamente collegato al nuovo stadio proposto dal Como 1907 al Comune lo scorso mese di febbraio. Avevamo già anticipato l’iniziativa nei giorni scorsi in questo articolo.
IL NUOVO AUTOSILO AL PULESIN
La costruzione del parcheggio multipiano nell’area del Pulesin avrebbe innanzitutto un obiettivo: limitare l’affluenza del traffico nell’area vera e propria attorno allo stadio Sinigaglia di Como, dove soprattutto per la pedonalizzazione di viale Puecher sono destinati a sparire molti posti auto oggi a strisce blu.
Il nuovo autosilo verrebbe a trovarsi a circa 1 km dal Sinigaglia e risulterebbe collegato tramite percorso pedonale al nuovo impianto percorrendo la Passeggiata Gelpi, per un percorso fattibile in circa 20 minuti. La nuova struttura è prevista su 5 piani, uno a livello terreno e poi 4 piani superiori, ma con l’ingresso realizzato al terzo. Ogni piano avrebbe circa 90 posti auto, tranne il livello 0, che conterebbe soltanto 50 auto. In tutto, 400 i parcheggi della struttura.
LA PROTESTA DEI RESIDENTI
In queste ore, però, le caselle di posta elettronica delle redazioni – e probabilmente non soltanto delle redazioni – sono letteralmente intasate da messaggi (con nome e cognome) che rilanciano in forma chiaramente coordinata a monte il video realizzato ad hoc per dire no all’autosilo. “La costruzione del silo avrebbe un impatto devastante sull’area dal punto di vista viabilistico e idrogeologico – uno dei tanti testi di accompagnamento – nonché sul Parco Pulesin dove a oggi si contano una molteplicità di essenze alcune delle quali centenarie. La costruzione avrebbe altresì un impatto sulle vite dei residenti con un indubbio danno esistenziale”. Tutti gli altri messaggi – e parliamo di decine di mail – sono sostanzialmente sulla identica linea, se non proprio identici. Qui sotto il video.
LA RISPOSTA DEL SINDACO DI COMO
Ancor prima che la tempesta di lettere invadesse la posta elettronica, però, il sindaco di Como Alessandro Rapinese aveva alzato un muro rispetto alla protesta. Lo ha fatto durante l’ospitata del venerdì sera a Etv: “Io sono nato a Como 49 anni e fa mia zia Elena viveva proprio in quella zona lì, in via Da Vinci. Eppure io del ‘parco del Pulesin’ ne sento parlare adesso per la prima volta“.
Poi il passaggio più polemico: “Gli oppositori dello stadio si stanno inventando zone che non ho mai visto. C’è una campagna di denigrazione per ogni cosa che succede in città con Rapinese“.
Infine, sul tema più generale del nuovo stadio Sinigaglia, altre parole al sapore di sentenza: “Il nuovo stadio sta andando avanti in autonomia con i tecnici, e lascio parlare tutti quelli che stanno parlando. Appena avranno finito i tecnici io dirò di sì e la storia è finita“. Piuttosto, sul futuro più immediato, Rapinese si è detto “preoccupato del vecchio stadio, l’attuale Sinigaglia. Dobbiamo fare la Cpv (Commissione provinciale di vigilanza, ndr) per portarlo a 12mila posti ed essere sicuri di fare la Serie A”.