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Como, Varese e Ticino, c’è chi studia (sul serio) la grande ‘Città dei Laghi’ per competere con Milano e Zurigo

Creare una “Città dei Laghi”, ipoteticamente formata da Como, Varese e le maggiori realtà ticinesi per far evolvere il territorio di frontiera e renderlo competitivo ed attrattivo rispetto alle aree di Milano e Zurigo. Una tesi affascinante sulla quale hanno lavorato, e ancora lo stanno facendo, i ricercatori dell’Accademia di architettura di Mendrisio. L’analisi – avviata nel 2010 – ha studiato prima la realtà della cosiddetta “Città Ticino” per poi proseguire allargando lo sguardo al territorio transfrontaliero insubrico identificando, nei suoi laghi e nel paesaggio che li incornicia, ciò che profondamente rappresenta, identifica e aggrega tale regione e i suoi circa 2 milioni e mezzo di abitanti.

E così, dopo aver avviato questo tema con la ricerca appunto sulla “Città dei Laghi” realizzata dal gruppo di lavoro insubrico del Rotary Club mendrisiotto, da un anno si stanno approfondendo temi quali “Economia e Finanza”, “Infrastruttura e Trasporti” e “Smart cities”, allo scopo di proporre, valutare e approfondire temi, indirizzi, visioni e possibili soluzioni per far evolvere il territorio e renderlo competitivo ed attrattivo rispetto alle aree di Milano e Zurigo.

Un primo confronto su quanto messo nero su bianco ci sarà giovedì 9 febbraio 2023 alle 20.15 nell’Aula Magna dell’Accademia di Architettura di Mendrisio dove si svolgerà la serata “Città dei Laghi: un atlante per descriverla e farla evolvere”

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2 Commenti

  1. Personalmente non capisco perché bisogna rincorrere una metropoli europea come Milano da 1 milione e trecentomila abit o Zurigo capitale finanziaria da 400.000 abit che hanno un turismo ed un appeal totalmente diverso. Oppure è un tentativo di Ticino e Varese di salire sul carro del brand ComoLake. L’auto campione del mondo di rally non sfida la F1 di Verstappen solo perché hanno un volante e 4 ruote Mi sembra di capire che lo stiano studiando gli svizzeri che sarebbero coloro che ne trarrebbero i maggiori vantaggi. Bah!!!

  2. Finalmente si muove qualcosa! Non abbiamo alternative alla sinergia con Varese e Lugano. Altrimenti il rischio è quello di far diventare la zona insubrica una sorta di “area grigia”, come insegnano gli studi dell’ottimo economista Remigio Ratti. Un’area grigia schiacciata da una parte dalla forza centripeta di Milano e, dall’altra, dalla potenza finanziaria di Zurigo

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