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ComoZero VideoTalk – Patelli e la scuola online: “Sette ore di lezione al pc? Sbagliatissimo”

Elisabetta Patelli, docente di progettazione al Liceo artistico e impegnata nella formazione di docenti e studenti e attiva sempre nell’ambito scolastico anche nei Verdi di cui è portavoce regionale, torna sul suo appello che fece discutere mezza Italia. E che resta attualissimo, nelle ore in cui si profila l’ipotesi estrema degli istituti chiusi addirittura fino a settembre.

Lettera di Elisabetta Patelli ai docenti: “Non si educa con dosi massicce di compiti via mail

Lo ha fatto nell’intervista con Emanuele Caso a ComoZero Talk, che trovate integrale nel video qui sotto.

Alcuni stralci.

Dopo diverse settimane con le scuole chiuse – e con la prospettiva che lo stop si protragga ancora ben oltre il 3 aprile – ecco il suo punto di vista su lezioni e compiti online.

“Ci sono scuole dove le cose vanno bene, in altre meno. La situazione è molto differenziata. Non mi preoccupa che gli studenti perdano degli argomenti, dal punto di vista del programma e dell’anno scolastico non si deve avere alcuna preoccupazione – spiega Patelli – Certo, non eravamo preparati a una situazione così straordinaria. Altro tema, invece, è quello dell’inclusione scolastica: studenti dislessici, disabili o stranieri rischiano sì di subire forti contraccolpi. Questo è davvero un tema importante, se pensiamo che parliamo di 3-4mila ragazzi in provincia di Como”.

Sulla didattica online: “Diventa pesante per tutti, a partire dai docenti. Io penso però che nulla sia più sbagliato di replicare la didattica frontale tradizionale in forma digitale, con 6-7 ore di lezione ad adolescenti che giù vivono la compressione di questa situazione. Passare da Pirandello alla meccanica per ore e ore di fila ti tira scemo, sottopone a stress i ragazzi che non hanno più gli sfoghi di prima”.

Alle famiglie, infine: “Sono anch’esse sottoposte a forte stress, ma non abbiamo preoccupazione per l’anno scolastico in sé. E pazienza se avremo perso qualche versione di latino, i ragazzi possono anche maturare con quest’esperienza e non è così meno importante rispetto a una versione di greco”.

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