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COMOZERO TV Delusi, arrabbiati e senza casa: le voci degli ex ospiti del campeggio chiuso. Lissi: “Emergenza grave”

A due settimane dalla chiusura definitiva dell’ex campeggio No Stress di via Cecilio a Como, sono ancora diverse le persone che non hanno trovato una sistemazione alternativa stabile e definitiva tra appoggi di fortuna, spesso molto costosi, situazioni estreme e ricerche vane soprattutto a causa del muro dei proprietari di casa verso chi non ha contratti a tempo indeterminato.

Tra rabbia e delusione, oggi domenica 21 gennaio alcuni ex ospiti della struttura si sono ritrovati davanti al cancello sbarrato del camping. Noi abbiamo raccolto le loro testimonianze. Se volete video documentare notizie, problemi, difficoltà nel vostro quartiere scrivete a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp 335.8366795

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11 Commenti

  1. QUI E ORA il problema più urgente non è l’abusivismo o il lassismo “storico”
    E’ il venire incontro, da parte di una comunità e da parte delle Istituzioni, a persone che sono in difficoltà fisica e psicologica.
    Chiamatelo come volte “pietas” “carità cristiana” “umanesimo socialista” “capitalismo sociale”….

  2. Rapinese Sindaco ha molte aree di miglioramento, non c’è che dire, ma sul tema ha solo una piccola parte di responsabilità. Il problema, infatti, non nasce ora ma da quando, le Amministrazioni che si sono succedute, compresa quella Lucini, hanno trascurato il patrimonio immobiliare del Comune e bloccato le assegnazioni. Assegnazioni, tra l’altro, condizionate da criteri di selezione degli assegnatari che non privilegiano i poveri single. Quello che invece accomuna tutti, destra, sinistra e Rapinese Sindaco, è l’assoluta incapacità di far fronte alla povertà, non tanto intesa in termini di “cedolino stipendi”, quanto di opportunità di condurre una vita dignitosa anche senza il “posto fisso” anche senza la “casa di proprietà”. Esperienze positive si registrano in alcuni paesi della zona (Binago con Villa Amelia, mi sembra si chiami così, per esempio) con l’assegnazione a prezzi modici di monolocali o miniappartamenti per persone che altrimenti non saprebbero dove andare. Si fa fatica a credere che al Comune di Como manchino o siano mancate queste opportunità.

  3. L’abusivismo è da mò che c’è. Adesso arriva il rapi che chiude e viene attaccato ma qualcuno doveva farlo. Mi spiace per queste persone la lissi interceda per l’assegnazione di alloggio comunale a questo punto

  4. Il Comune le case le ha, grave l’atteggiamento pilatesco che resta in carico all’amministrazione con nomi e cognomi, gente arrivata dal nulla e col nulla dentro.
    Como Inospitale alle prossime elezioni caro sindaco, come logo il dito di Cattelan….

  5. Ma se ho capito bene quel campeggio non era in regola già da diversi anni e allora di cosa stiamo parlando? Perchè chia vrebbe dovuto non è intervenuto nei tempi e nei modi necessari invece di lasciar proliferare l’abusivismo.

    1. Perché ora sta facendo bieca campagna elettorale contro Rapinese, il quale, giustamente, non vuole essere imputato per un eventuale incidente nel campeggio.

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