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Comunità Comasca: “Raccolti 30mila euro per i paesi alluvionati”. Il sorriso di Camilla: “Noi volontari, tra fango e detriti”

a campagna di raccolta fondi lanciata dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca una settimana fa in favore dei paesi del Lago di Como colpiti dall’alluvione ha raggiunto i 30.000€. Alla generosità di alcune imprese del territorio come la Eldor Corporation Spa, la BCC di Lezzeno e la BCC Cantù, che hanno contribuito con importanti donazioni, si sono aggiunte tante piccole liberalità di comuni cittadini che hanno voluto mostrare così la propria solidarietà nei confronti delle persone colpite da questa catastrofe. Un catastrofe ulteriormente aggravata dalle intense precipitazioni del 4 agosto scorso.

I bisogni sono tanti. Sosteniamo perciò Como insieme”. Questo è l’appello che la Fondazione ha voluto fare a tutta la comunità perché l’emergenza non è finita. Per raccontare la grave situazione tra le strade dei borghi del nostro lago, ha voluto portarci la sua testimonianza Camilla Bossi, impegnata tramite la rete del Gruppo Supporto attivo Como.

Ci siamo mossi appena abbiamo sentito dei danni del maltempo e ci siamo attivati per dare immediato aiuto ai paesi colpiti dall’alluvione. Stiamo operando al momento su due territori: Cernobbio, dove i danni sono minori e Blevio, dove invece la situazione è più grave. A breve saremo anche a Laglio. Abbiamo e stiamo ancora pulendo giardini e garage dal fango. Stiamo svuotando case inagibili, in alcune dovranno rifarne le fondamenta. La situazione è ancora più grave nella frazione Sopravilla, dove è ceduto un pezzo di muro e ci sono case con ancora 2mt di fango da spalare. Vanno liberate dal fango e dai mobili: sono messe male. Per alcuni stabili ci hanno detto che ci vorranno almeno 2 mesi prima di riportarli in condizioni abitabili: un solo mese servirà per liberarli da fango, detriti e mobili e poi bisognerà ristrutturarli.

Maltempo e dissesti, chiamata di Supporto Attivo per nuovi volontari, c’è il canale Telegram

Gli sfollati, grazie alle seconde case o a figli e parenti che li hanno accolti, si sono immediatamente organizzati e stanno bene: in questi giorni abbiamo raccolto le testimonianze delle persone che abitano questi luoghi colpiti dall’alluvione ed alcune sono veramente toccanti. Ci siamo messi in contatto con la Protezione Civile di Blevio e, fino poco tempo fa, era presente anche la Croce Rossa di Cantù, che ora è rientrata, ed abbiamo unito le forze coordinandoci tutti insieme per lavorare in modo più funzionante. Ci sono anche operai con ruspe e mezzi pesanti, ci sono dei lavori che non si possono fare a mano.

Per Cernobbio invece, immediatamente dopo l’alluvione, abbiamo contattato direttamente il sindaco Monti. Abbiamo aperto un gruppo Telegram lo scorso weekend, siamo circa 150 volontari: ci dividiamo in squadre e agiamo dove ce n’è più bisogno.

Io ho 21 anni e sono di Canzo ma ci sono molti altri ragazzi, anche più giovani di me, alcuni anche minorenni, che arrivano da tutta la provincia di Como ed anche da fuori, per dare il loro supporto all’emergenza. Per fare un esempio ci sono i ragazzi dell’Unione Degli Studenti di Como e quelli del Le Brigate di Milano. Nel nostro gruppo non superiamo i 30 anni di età. Anche molti cittadini dei paesi colpiti danno una mano in prima persona, alcuni anche solo offrendoci un caffè”.

Ai tanti giovani impegnati sul campo si sono uniti alcuni testimonial che ci stanno aiutando a divulgare l’iniziativa. L’associazione Amici di Como ha mostrato il proprio sostegno con un contributo video mentre Max Angioni ha condiviso la raccolta tra i propri fans.

Chi volesse continuare a sostenere il Fondo Alluvione sul Lago di Como può farlo con le seguenti modalità.

Alluvioni, come aiutare i comuni colpiti: ecco la raccolta della Fondazione Comunità Comasca

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