I carabinieri del Nucleo Operativo di Cantù e della Stazione Carabinieri di Mozzate hanno fermato un cittadino libico del 1986, irregolare in Italia e senza fissa dimora, accusato dei reati di tentato omicidio e porto di armi od oggetti atti ad offendere.
I militari, il 14 dicembre scorso, erano intervenuti nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Locate Varesino dove era stato richiesto soccorso da un cittadino nigeriano, regolare sul territorio, classe 88, colpito alla testa con un’arma da taglio, verosimilmente un machete.
Le indagini, condotte dai militari hanno consentito di appurare che la vittima, poco prima, era stata accoltellata con un fendente sulla fronte riportando gravi lesioni e l’uomo era quindi quindi stato trasportato all’Ospedale di Varese, dove è tutt’ora ricoverato in prognosi riservata.
Gli investigatori dell’Arma hanno dunque analizzato le immagini provenienti dai sistemi di videosorveglianza, riconoscendo nel cittadino libico l’autore del ferimento.
A riscontro, sono poi giunte anche testimonianze e il riconoscimenti dell’uomo da parte da parte dei testimoni che hanno segnalato come l’aggressore quella sera fosse stato notato aggirarsi con un machete in mano nei pressi della stazione ferroviaria.
Dopo una lunga serie di pedimento, il cittadino libico è stato localizzato a Varese dove è stato bloccato e identificato negli Uffici dei Carabinieri. Il fermato, al termine delle formalità di rito, è stato portato al Bassone, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di giudizio di convalida.