Ponte Chiasso, terra di confine sempre più desolata. Nel quartiere, ormai da tempo, ai problemi di vecchia data, cominciando dalla cronica assenza di parcheggi, se ne aggiungono di nuovi, come la rapida e in apparenza inarrestabile desertificazione del tessuto socio-economico. Sempre più negozi tirano giù la serranda o perché non riescono a tirare avanti o perché i commercianti, dopo aver fatto i conti, decidono che è forse più conveniente spostarsi e andare in zone servite meglio. A Ponte Chiasso si aggiunge anche un paradosso, ovvero la presenza di una clientela spesso fedele però sempre più scoraggiata dal non riuscire a trovare parcheggio. Non è certamente questo l’unico motivo che sta portando alla chiusura di negozi ma la realtà è proprio quella di una parte di città che si sente trascurata e si sta spegnendo. E così solo pochi mesi fa ha chiuso un altro negozio di abbigliamento storico del quartiere. I titolari hanno infatti preferito spostarsi in centro città e tra poco anche un noto salone di bellezza abbandonerà Ponte Chiasso.
Proprio il titolare di questa attività, solo pochi mesi fa aveva cercato di raccogliere delle firme (qui) da portare in Comune per chiedere maggiore attenzione e per ottenere la creazione di posti auto utili a richiamare i clienti. “Purtroppo ho sospeso la raccolta delle firme – ci racconta Riccardo Dei Visconti titolare del salone Visconti Fashion – perché nulla è cambiato, anzi la situazione peggiora e sto cercando un posto in centro dove trasferire l’attività”. Un altro elemento che sta contribuendo a cambiare il volto del quartiere è il (totalmente legittimo) arrivo di tantissime attività commerciali gestite da cinesi.
“Sono sempre di più. Ovviamente non siamo contro di loro anche se la loro concorrenza è veramente insostenibile per noi. I prezzi praticati sono molto bassi e non possono essere paragonabili con quelli degli altri – spiega sempre Riccardo – Inoltre Ponte Chiasso, da dopo il Covid è diventata un’area meno frequentata. Insomma una serie di elementi, senza ovviamente trascurare l’assenza di posti auto, che ci hanno spinto a prendere la decisione di andare via. Ormai a Ponte Chiasso sono sempre di meno quelli che resistono”. In mezzo a questa situazione veramente complessa, uno dei pochi, ma non il solo, che invece ha deciso di andare avanti è Tommaso Giudici di Step Shoes. “In effetti ci sono state ulteriori chiusure. I locali si stanno svuotando e questo non fa sicuramente bene al quartiere e alle attività che rimangono. Stiamo assistendo a un progressivo spopolamento. Spuntano sempre più cartelli con la scritta vendesi e siamo in pochi. Oltre al sottoscritto, al macellaio, all’orefice e pochi altri, qui non c’è più nessuno.
E spiace”. Il rammarico, oltre che dal vedere un quartiere cambiare in peggio, deriva anche dal fatto che “primariamente mancano parcheggi. Più volte miei clienti fissi mi dicono di essere venuti a Ponte Chiasso per acquistare, ma dopo aver girato a vuoto in cerca di un posto sono poi andati via. Questo è sicuramente, per noi commercianti, un grave problema”, spiega Giudici. A complicare ulteriormente la vita ai cacciatori di parcheggio sono poi arrivate, dal mese di gennaio del 2023, anche delle transenne che hanno circondato l’autosilo in uso alla dogana, chiuso da tempo per dei lavori. Aver collocato queste transenne, messe per motivi di sicurezza, ha ristretto notevolmente la carreggiata impedendo di parcheggiare lungo il perimetro della struttura come accadeva in passato. “Insomma siamo in difficoltà, questo ormai è sempre più evidente – aggiunge Giudici – Vedere altri negozi che chiudono o si trasferiscono fa male e per noi è poco incoraggiante”. Anche perché poi va considerato il fatto che Ponte Chiasso, durante il giorno è terreno di caccia a un posto auto da parte dei tanti frontalieri che contendono i pochi parcheggi disponibili a residenti e esercenti. “Altro paradosso è che qui da noi si trova più facilmente posto al sabato e non in settimana. Ma, come è comprensibile, forse chi vuole fare shopping preferisce, il sabato, andare altrove, magari in centro. Noi abbiamo bisogno di posti auto sufficienti soprattutto durante la settimana”, conclude Tommaso Giudici che comunque conferma di non voler abbandonare Ponte Chiasso dove ormai lavora da tempo.
Un commento
Bella pubblicità gli avete fatto anziché sostenere i nostri saloni Proprio in Via Milano dove verrà questo ….. La pubblicità fatela anche a noi che siamo qui da anni. Voi come giornale fate vedere i negozi che chiudono salutando chi si é fatto e si sta facendo il così detto mazzo per restare aperti . Che città mediocre . Grazie . IGio Parrucchieri