I militari della Guardia di Finanza di Como, anche grazie all segnalazioni giunte al numero 117, hanno sequestrato in due negozi della città 2.100 calamite e portachiavi, venduti quali souvenir ai turisti, risultati privi delle indicazioni minime richieste dalla legge e potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Tra gli oggetti, cornetti portafortuna, stemmi (più o meno fedeli) della città di Como e persino pinocchietti.
Le Fiamme Gialle ricordano che, ai sensi del Codice del Consumo, i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio italiano, devono riportare obbligatoriamente, in lingua italiana sull’etichetta, sul prodotto, sulla confezione o sul foglio informativo, le indicazioni relative:
– alla denominazione legale o merceologica del prodotto;
– al nome/ragione sociale/marchio e sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea;
– all’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose, all’ambiente;
– ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione ove possano essere determinati per la qualità e le caratteristiche merceologiche del prodotto;
– alle istruzioni, e alle eventuali precauzioni e destinazione d’uso, se utili ai fini della fruizione e sicurezza del prodotto.
Al termine dei controlli della Finanza, i due rappresentanti legali delle imprese coinvolte sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Como-Lecco per la vendita dei prodotti non conformi, per violazione degli obblighi di informazione del consumatore e di etichettatura dei prodotti. L’irregolarità comporterà una sanzione amministrativa compresa da 516 a 25.823 euro.
Un commento
Ma andate a ..
Quando non arriva la legge dovrebbe arrivare il buonsenso