Sono già 392 le aziende che, dopo il decreto Chiudi-Italia, hanno dichiarato alla Prefettura di Como (ovviamente in base alle disposizioni del Dpcm del 22 marzo) di dover restare aperte.
Coronavirus – Conte firma il decreto: ecco le attività che restano aperte (scarica il documento)
Il dato è emerso oggi dopo un vertice tra il prefetto di Como, Ingnazio Coccia, e le segreterie generali di Cgil, Cisl e Uil di Como.
Solo pochi giorni fa i rappresentanti dei lavoratori avevano chiesto un intervento di Coccia, e così è stato.
I sindacati al Prefetto: “Aperte troppe attività, è vitale tutelare la salute. La preghiamo di vigilare”
Sindacati e Prefetto hanno concordato le modalità di esame delle comunicazioni arrivate dalle varie ditte lariane che non chiudono. Due le aree:
1) delle attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere dei settori di cui all’allegato 1 del D.P.C.M., nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla legge 12.06.1990 n. 146;
2) dell’attività degli impianti a ciclo produttivo continuo dalla cui interruzione possa derivare un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti.
Spiegano da via Volta: “In detto contesto, le parti hanno convenuto sulla rilevanza prioritaria da attribuire alla predisposizione, da parte dell’azienda, di misure atte a garantire il rispetto del protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento delle diffusione del virus negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 14 marzo u.s. tra Governo e Parti Sociali”.
Così il chiarimento, valido per tutti gli imprenditori: “Di conseguenza, l’eventuale inosservanza di detto protocollo e/o la mancata attuazione delle previsioni in esso contenute formerà oggetto di valutazione da parte della Prefettura, ai fini della sospensione dell’attività produttiva”.
Infine prefetto e sindacati hanno concordato un continuo scambio di informazioni “in modo da procedere ad una valutazione celere ma attenta delle comunicazioni pervenute, pur a fronte della loro consistenza numerica (n. 392 comunicazioni acquisite agli atti, alla data odierna)”.