Ci assumiamo noi la responsabilità di premettere due cose: a Dizzasco, piccolo comune di 600 abitanti, il sindaco Aldo Riva, i suoi collaboratori e anche i vertici della casa di riposo del paese stanno cercando di fare l’impossibile e anche qualcosa di più per frenare una situazione già quasi oltre il sostenibile; ma ora serve che qualcuno di più “in alto”, dall’Ats, che non riesce a fornire tamponi a sufficienza (la Rsa è dovuta ricorre in proprio a un fornitore fuori provincia), alla Regione, metta testa, mani e cuore in questa, come nelle mille altre situazioni devastanti delle residenze per anziani.
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Tornando alla cronaca, il sindaco Riva oggi – sempre in collaborazione e diretto contatto con la Rsa “Sacro Cuore” – fornisce dati drammatici.
“A oggi, i tamponi effettuati in totale sono stati 58 per 45 persone singole coinvolte – spiega – Il che significa che in alcuni casi se ne sono fatti due e parliamo sempre degli operatori, non degli ospiti. Ebbene, su 58 tamponi 34 sono risultati positivi”. Una cifra enorme, sia in termini assoluti che proporzionali.
“Nel fine settimana si sono registrati anche due decessi di ospiti non Covid e uno invece positivo al virus – aggiunge il sindaco di Dizzasco – Ma ora altri 7 ospiti sono sotto sorveglianza perché mostrano sintomi febbrili”.
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Non è finita.
“Domani verranno fatti altri tamponi al personale, per fortuna la Casa di riposo è attiva e sempre disponibile ed è riuscita a ottenere forniture oltre quelle di Ats che non bastavano – aggiunge Riva – Ma a oggi, 40 dipendenti su 140 sono già in malattia. Se emergessero altri casi positivi, si porrà il serio problema di come garantire i servizi”.
“E’una situazione difficilissima – conclude Riva – Servirebbe un aiuto, non posso negarlo. Spero che la Protezione Civile, Ats o chiunque ne abbia facoltà e preparazione possa eventualmente darci una mano prima che le cose possano peggiorare ancora”.
12 Commenti
RSA Pellio (stessa gestione) : nessuno da comunicazioni. Pazienti con sintomi simil Covid. Niente tamponi sino a due giorni fa, ne operatori ne pazienti.
Poniamoci il lecito dubbio del perchè…….e domandiamoci perchè le istituzioni territoriali non si interessano…..e domandiamoci perchè oggi 18 aprile 2020 sono state donate mascherine FFP2 (mascherine che dovevano essere in dotazione da gennaio 2020, al massimo febbraio 2020) a Enti PRIVATI….poniamoci le domande e cerchiamo le risposte (al posto di dare la colpa a tutti e con la scusante, oramai superata, che le mascherine non ci sono (ricordo che il mercato non ha mai chiuso)
MI PIACEREBBE SAPERE SE ANCHE IN QUESTA RSA SONO STATI RICOVERATI PAZIENTI POSITIVI PROVENIENTI DA STRUTTURE OSPEDALIERE ?
MIA MADRE È RICOVERATA IN QUESTA STRUTTURA E NON HO NOTIZIE.
GRAZIE
SE QUALCUNO HA NOTIZIE IN MERITO, MI CONTATTI
3355877252
Morpie hai aggiunto un pezzetto a questa situazione, pertanto io mi pongo delle domande, al 13 avvisaglie di Covid 19,prima comunicazione 23 marzo,giorno dopo articolone sulla provincia dove si citavano testuali parole “Tutto sotto controllo”. Ribadisco il mio commento sopra e non vado oltre…Nell’articolo si parla anche di “tamponi che la struttura ha acquistato da un fornitore…” e mi chiedo,se i tamponi li da Ats circa 30 per volta,i tamponi “privati” non potevano essere fatti sugli ospiti?( A parte che sempre dopo si fanno le cose),comunque commento molto importante di Morpie e ribadisco tutto il commento fatto sopra. Tamponi che ammontano a 58 (quindi in linea con o numeri Ats e sottolineo Ats).
Eviterei di giudicare l’operato dei dipendenti di questa RSA senza conoscere tutto quello che NOI facciamo quotidianamente per salvaguardare la vita ed il benessere dei NOSTRI OSPITI con o senza Covid!!! Grazie!
Siamo qui davvero, e sinceramente, per riportare ogni testimonianza e racconto. Se vuole contattarci: redazionecomozero@gmail.com
Per amore di verità rispondo a il polemista . Il primo decesso all’ospedale di ospite del Sacro Cuore è del 20 Marzo e le prime avvisaglie di sintomatologia compatibile con Covid della persona deceduta, sono del 13 Marzo.
Mia zia dopo 10/12 giorni con febbre alta è stata finalmente ricoverata in ospedale, per fortuna al telefono ci rispondevano che non era Covid perché non risultava nessun caso in rsa, il giorno dopo del suo ricovero è uscito l’articolo sul giornale che c’erano 20 dipendenti positivi, fatto il tampone in ospedale è positiva pure lei ma purtropppo in fin di vita….e .qui chiudo il mio commento.
Sicuramente si sta facendo l’impossibile, primo caso datato a fine marzo,ci sono tanto di documenti e comunicazioni, poi si vedono sui social persone che si fanno i selfie, risultato…e meno male che si è interessato il sindaco, l’ignoranza è dilagante ma cercatela bene l’ignoranza,per il resto ci penserà la magistratura.
Caro/a laly,
Pensare di essere intelligenti, ma con arroganza fa ancora più male !
Purtroppo è inutile correre dietro ai buoi quando sono già fuori dalla stalla !
Non dubito che ORA si stia facendo tutto il possibile, ma quando è successo il primo decesso in ospedale di un ospite del Sacro Cuore, cosa è stato fatto per garantire gli altri ospiti e specialmente per la sicurezza dei lavoratori e dei loro familiari ?
Comunque spero ci sia un’inchiesta giudiziaria che vagli onestamente i fatti e che addebiti le responsabilità a chi ha mancato le consegne sanitarie.
Caro COcittadino,
anche essere a contatto con gente ignorante fa male! S’informi bene della situazione in RSA già da inizio Covid e poi commenti pure! Le comunico che all’interno del Sacro Cuore si sta facendo il possibile e a volte l’impossibile per garantire la massima assistenza e il benessere degli ospiti soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria!
Fino a ieri i familiari di questi lavoratori positivi vivevano a stretto contatto con loro. senza alcuna misura di distanziamento? Verranno fatti i tamponi anche a loro? Stare in casa con lavoratori ad alto rischio come quelli delle RSA fa male…