L’emergenza Coronavirus è tutt’altro che finita. Ma almeno in relazione ai provvedimenti assunti o annunciati dal governo, il panorama delle reazioni politiche comincia a farsi più frastagliato, agitato. Dimostrazione plastica è quanto affermato dal sindaco di Cantù, Alice Galbiati (Lega) in queste ore. Una critica tra l’amarezza profonda e la contestazione aperta.
Conte: “Subito 4,3 miliardi ai Comuni e 400 milioni in buoni spesa, no tasse sulle donazioni, appello ai supermercati”
“Una pacca sulla spalla e poco più – è l’incipit fulminante del post del primo cittadino di Cantù – Il primo ministro Conte ha definito i Sindaci Italiani le prime sentinelle del Governo. Sa che sono in guerra, sa che stanno gestendo in prima linea la più grande emergenza sanitaria della storia recente. Lo sa, eppure avvisandoli solo in diretta televisiva, li manda a questa guerra con arco e frecce”.
Coronavirus – Tra buoni-spesa e reddito di emergenza (anche per precari e irregolari): ecco il decreto Conte completo
Un riferimento diretto (e citato) rispetto ai provvedimenti annunciati ieri sera dal premier:
– 400 milioni per il sostegno alimentare delle nostre famiglie,
– 4,3 miliardi l’anticipo del Fondo di solidarietà, “già dovuto ai Comuni – sottolinea Galbiati – ed alimentato con i soldi degli stessi”.
“Quello che in conferenza stampa sembrava in fiume di denaro si rivela essere un rigagnolo – continua con durezza il sindaco – Non solo. Senza informarli circa i tempi di ricezione dei fondi, pone in capo a Sindaci e Servizi Sociali la responsabilità di individuarne i criteri di attribuzione.Il tutto con una macchina amministrativa comunale costretta a viaggiare al minimo, ma sempre pronta a mettere in campo ogni sforzo a sostegno dei cittadini”.
Amarissimo il finale delle considerazioni di Galbiati: “Spente le luci della diretta, caro Primo Ministro, restano donne e uomini della Protezione Civile, donne e uomini delle Forze di Polizia, donne e uomini dei Corpi volontari che oramai da più di un mese sono coinvolti nell’emergenza. E restano le sentinelle. Sole. Con arco e frecce”.
6 Commenti
BISOGNEREBBE FAR PRENDERE PROVVEDIMENTI A QUELL ‘ASSESSORE.
Spente le luci della diretta…. ti trovi un assessore di Cantù.. .che non rispetta il decreto convid-19 entrando in una palazzina di più famiglie con bambini per recarsi dall’ amante…fregandosene dell’ incolumità delle persone… Come cittadino mi sono sentito in dovere di denunciare alle forze dell’ ordine… Per proteggere me e la mia famiglia…. Vorrei ricordare che la legge deve essere uguale per tutti ..e soprattutto non e perché si è sindaci o assessori o consiglieri comunali potete fare quello che volete…il virus colpisce tutti chi più chi meno …questo è un problema….vorrei sapere se Conte dopo ci dà i soldi… Restiamo a casa rispettiamo le regole o i sacrifici fatti da tutti noi saranno vani….Forza Che c’è la facciamo
212 mila euro sono esclusivamente per sostegno alimentare, non per sistemare le casse dei Comuni.
Il Comune deve solamente prevederne la distribuzione.
Per aiutare le casse comunali invece, visto che tasse e tributi sono stati posticipati, si è deciso di anticipare i versamenti dallo Stato tramite fondo di solidarietà e si parla di 4,3 miliardi.
Non mischiamo le due cose in unico calderone solo per fare caciara.
La Lega ha una straordinaria disciplina di partito. Non c’è che dire. Immediatamente tutti fanno blocco comune nel criticare l’azione del Governo sulle sovvenzioni ai Comuni e altro.
In realtà la tragica esperienza del Coronavirus ci ha insegnato che la forza della sanità lombarda sono medici e infermieri, la debolezza sono gli amministratori e i politici che l’hanno gestita negli ultimi anni, cioè proprio quelli che si ergono a critici del Governo. Mancanza di forniture in primis, di DPI, di posti letto e strutture adeguate, scorte di medicinali insomma, non c’è che dire, i limiti sono venuti al pettine e la mediocrità dei nostri Amministratori regionali pure
Alla fine di questa tragedia sarà opportuno rivedere il modello e cercare di farlo interpellando professionisti veri e non i soliti quattro “cialtroni da bar” che hanno accompagnato con i loro sciocchi “slogan” le nostre giornate negli ultimi mesi.
prima di tutto Cantu’, ne riceve circa 212mila. Resta facile fare i calcoli facendo le proporzioni di quanto gli viene “regalato” dallo stato, e quanti ne aveva già versati il comune per il fondo di solidarietà, alimentato con quote imu.
Io sono di Como ma mi domando come fanno piccoli comuni dove c’è più povertà a gestire famiglie con quei 4 spiccioli che gli verranno forse anticipati. Cantu’ non è un comune povero certo, ma dovrà fare affidamento a risorse locali, alla bontà di chi si mette animo e corpo per aiutare gli altri, e di sicuro ora più che mai gli aiuti di chi fa differenze di colore politico servono a poco. Solo per questo commento il post. Grazie al sindaco Galbiati e grazie a tutti quelli che stanno aiutando gli altri, sacrificando le proprie famiglie.
Arco e frecce bisognerebbe chiedere al leghista Fontana in regione di darvi guanti e mascherine .
Riceverà circa 100000 euro per dare da mangiare ai poveri di Cantu’ e si lamenta ?? Dovrebbe farsi dare dalla lega un po’ dei 49 milioni che hanno rubato a tutti noi