Sono ormai pienamente operative le “aree a contenimento rafforzato” previste dal Decreto della presidenza del Consiglio che di fatto ha chiuso la Lombardia e 14 province.
Come abbiamo scritto più volte i le limitazioni ci sono ma non c’è il divieto assoluto di spostarsi. Può farlo chi ha esigenze lavorative, situazioni di bisogno o ragioni di salute.
LOMBARDIA CHIUSA IL TESTO DEFINITIVO DEL DECRETO
Occorre però presentare, in caso di controlli (che ci sono), una certificazione che conceda deroga al decreto.
L’autodichiarazione è stata diffusa dal Dipartimento di Pubblica sicurezza, eccola:
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Il governo ha annunciato controlli puntuali su tutte le linee di comunicazione principali e sulla viabilità ordinaria, dove saranno operativi polizia, carabinieri e polizie locali. La Polfer in collaborazione con Protezione Civile e autorità sanitarie si occuperà delle linee ferroviarie e delle stazioni. Gli operatori saranno anche dotati di termoscanner.
Controlli anche negli areroporti, partenze e arrivi, dove sarà obbligatorio esibire l’autocertificazione.
Ricordiamo che in nessun caso i pazienti con diagnosi da Coronavirus possono spostarsi.
Chi viola le disposizioni è punito con l’arresto fino a 3 mesi e una multa da 206 euro. In caso di comportamenti gravi, come la fuga dalla quarantena, si rischiano pene più severe.
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