Un nuovo lutto legato al Coronavirus colpisce la provincia di Como. Questa volta a Porlezza, dove il sindaco Sergio Erculiani ha dato la notizia ufficiale del decesso di una persona residente in paese.
“Mi è stato comunicato oggi, 17 marzo 2020, che anche a Porlezza, una persona nostra concittadina, è risultata positiva al contagio da Coronavirus sviluppando l’affezione denominata COVID-19 – scrive Erculiani – La persona contagiata, purtroppo, è deceduta in ospedale. Ai familiari, a nome mio personale e dell’Amministrazione tutta, esprimo il più profondo cordoglio”.
“ATS ha proceduto e sta procedendo al tracciamento dei contatti e a disporre le procedure di prevenzione sanitaria prescritte – prosegue il sindaco di Porlezza – Il Comune ha dato immediata attuazione ai protocolli di prevenzione e, attraverso la COC, già attivata in via preventiva, presterà le assistenze di tipo logistico ed organizzativo”.
Inevitabili, infine, le raccomandazioni per limitare il contagio il più possibile.
“Raccomando inoltre di evitare nel modo più assoluto ogni spostamento che non sia di assoluta ed indifferibile necessità. In particolare rivolgo con forza questa raccomandazione ai giovani – ammonisce Erculiani – evitate di uscire e, soprattutto evitate le frequentazioni tra voi o altri, questo al fine di escludere di essere strumenti di veicolo di contagio per le vostre famiglie e per le persone anziane che ne fanno parte”.
“Le persone anziane sono altresì invitate a rimanere a casa il più possibile e ad utilizzare la propria rete familiare o le altre modalità messe a disposizione, sia su iniziativa pubblica che privata, per soddisfare le necessità quotidiane, evitando quanto più possibile di recarsi personalmente nei luoghi di approvvigionamento – ribadisce il primo cittadino – Rivolgo un ulteriore appello a tutta la cittadinanza ad attenersi scrupolosamente alle regole ed alle raccomandazioni sulle modalità di conduzione della vita quotidiana diffuse dal Ministero della Salute”.
“La situazione è strettamente monitorata, tuttavia siamo tutti chiamati alla collaborazione sociale e ad esercitare, al massimo grado, la responsabilità personale per scongiurare la diffusione del virus”, si chiude la nota di Erculiani.