Sono, seriamente, scelte dettate da enorme consapevolezza e altrettanta responsabilità.
Ma sono pure decisioni che equivalgono a un bagno artico, uno scappellotto probabilmente necessario: fanno correre un brivido reale e doloroso e offrono la misura, ve ne fosse ancora bisogno (e forse c’è bisogno), dello stravolgimento sociale e economico in corso a causa del Coronavirus.
Con un messaggio la Luisita, storica pasticceria-cremeria-gelateria-bar di Como (con due negozi che nemmeno dobbiamo raccontarli: uno in via Dottesio e uno in via Boldoni) prende la decisione più difficile.
“Cari Clienti e Amici, è stata una decisione molto sofferta e nonostante potremmo attenerci alle misure di sicurezza per senso civico e per la tutela di tutti, ci sentiamo in dovere di dare il nostro contributo sospendendo momentaneamente l’attività”.
E ancora: “Solo collaborando e rispettando le disposizioni sanitarie supereremo con positività questa situazione delicata. A presto, Gelateria Luisita”.
Per quanto questo giornale al momento è in grado di riferire, si tratterebbe del primo esercizio commerciale di Como che prende una decisione di tale portata.
Abbiamo sentito Valentina Casati, che con la famiglia prosegue la lunghissima e ben conosciuta tradizione. “Abbiamo visto la situazione e scelto”, spiega. “Consigliano di stare a casa: abbiamo deciso questa cosa per tutelare tutti, i clienti e noi”.
Decisione estrema.
Lo so, ma era da fare. Ci pensiamo da tutto il giorno: mio padre, io, mio fratello e i nostri zii. Abbiamo scelto.
Fino a quando sarete chiusi?
Fino a quando non si sistema tutto.
Il danno sarà enorme per voi, per tutti.
Sicuramente, è una cosa che riguarda tutti, non solo noi. Siamo stati solo i primi a decidere