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Con i carrelli o con la coscienza: i comaschi al supermercato tengono (quasi) le distanze

La spesa per i generi alimentari è garantita, come noto. Ieri abbiamo dato conto di una curiosità: quali scaffali di un paio di centri commerciali risultassero maggiormente svuotati a fine giornata.

Piccolo giro al supermercato: gli scaffali vuoti raccontano gli acquisti antivirus dei comaschi

Oggi, grazie alle immagini del nostro lettore Sergio, vediamo due esempi differenti di come i comaschi si avvicinano agli ingressi di altrettanti supermercati per fare acquisti.

Il primo caso immortala lo spazio antistante il Gran Mercato di via Viganò. Qui si nota come in alcunicasi il carrello abbia anche la funzione di “distanziatore” tra una persona e l’altra, così da mantenere il metro (circa) di distanza di sicurezza.

Altra scena, invece, davanti all’Esselunga di via Carloni, nel complesso del Dadone. In questo caso si nota invece la serpentina umana, senza carrelli visibili ma comunque con il tentativo di mantenere una certa distanza tra uno e l’altro.

Segno, forse, che – scongiurati finora gli accapparramenti selvaggi inizialmente temuti – anche per gli acquisti di necessità i comaschi tentato di attenersi il più possibili alle norme anti-contagio.

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