Il Soroptimist International, Associazione mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali il cui club di Como venne fondato nel 1954 da Carla Porta Musa, ha promosso un bellissimo progetto per le detenute al Bassone.
Già nel 2017 l’unione italiana nel 2017 aveva promosso tra i tanti progetti anche il progetto “Si Sostiene” in Carcere, rivolto a donne di categoria fragili come le detenute, per sostenere la formazione professionale e le attività lavorative delle donne ristrette all’interno delle carceri italiane. Il 20 ottobre 2021 era poi stato rinnovato il Protocollo d’intesa tra DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) e Soroptimist International d’Italia, con la finalità di realizzare, nell’ambito del Progetto “Si Sostiene”, percorsi di inclusione destinati alle detenute ristrette nelle sezioni e negli istituti femminili.
Il club di Como già in passato aveva collaborato con la casa circondariale del Bassone, allestendo nel 2008 un laboratorio di sartoria e dei corsi di taglio e cucito che avevano portato anche a una sfilata in carcere con le detenute. La collaborazione è poi continuata con l’allestimento di un “Beauty salone” e un corso per parrucchiera tenuto da professioniste locali e da docenti di scuole professionali. Successivamente si sono alternati corsi di estetica e di art flower, tutti interrotti dai due terribili anni di pandemia. Ma all’inizio di quest’anno sono ripresi i contatti con la direzione e i responsabili dell’area educativa che hanno portato alla realizzazione di un ennesimo progetto, nell’ambito di quello nazionale “Si sostiene” in carcere, che si è concluso dopo 6 incontri lunedì 10 Luglio.
Il progetto “La cura della mano: dalla manicure al massaggio” ha avuto come obiettivo la realizzazione di un corso formativo tenuto gratuitamente da una estetista professionista di Como Estetica EBI, che al termine del percorso ha rilasciato un attestato di partecipazione donne detenute. L’intento era di poter dare alle partecipanti una formazione per agevolare un possibile inserimento nel modo lavorativo e, nonostante la difficoltà per le donne detenute, la partecipazione è stata attiva. Ora l’obiettivo è poter continuare questo progetto inserendo la cura dei piedi e il corso di parrucchiera.