Un giornale, i suoi lettori, una comunità. Bellissima.
State rispondendo in tanti al nostro piccolo appello a raccontarci queste giornate strane, casalinghe, tra legittimi timori e qualche necessario momento di leggerezza.
Un modo come un altro per sentirsi vicini in una piazza diversa – virtuale, ma nemmeno troppo – mentre strade, vie e negozi sono vuoti, chiusi.
Continuate a mandarci i vostri racconti da casa, le vostre foto, le piccole testimonianze di queste ore sospese.
Senza prendersi troppo sul serio, è e sarà un modo per stringersi la mano anche quando si è lontani, anche quando farlo davvero non si può.