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Covid – Ats: nuovo sistema Sms per tracciare i positivi. Ecco come funziona

Ats Insubria ha presentato oggi, venerdì 6 novembre, il nuovo sistema di invio sms ai cittadini positivi al Covid e aggiornato in merito all’andamento dell’emergenza sanitaria sul territorio.

“Il nuovo sistema di invio di sms sul telefono cellulare non sostituisce la telefonata e il sistema classico di comunicazione col cittadino, che continueremo a utilizzare – ha sottolineato il Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso – ma permette di interagire coi pazienti che risultano essere Covid-positivi, i quali riceveranno un link per accedere a una piattaforma dove fornire indicazioni che ci aiuteranno a snellire tutto il processo di tracciamento”.

Sms Coronavirus – come funziona

Ogni messaggio inviato al cittadino contiene la data di nascita e il suo numero di telefono, in modo tale da confermare la propria identità al sistema (e la positività segnalata da Regione Lombardia ad Ats).

Successivamente, si apre un’inchiesta epidemiologica online tramite un questionario sul suo stato di salute e la sua professione. Ad esempio, viene chiesto al cittadino se è ricoverato in ospedale, in una Rsa o è in contatto con altre comunità, e se presenta sintomi. Il tutto viene inviato ad Ats, in modo tale da creare il sistema di tracciamento.

Alla fine dell’indagine si può scaricare direttamente il provvedimento di inizio quarantena, con tutte le indicazioni per le differenti tipologie di casi. In questa sezione ci sono anche le raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, le informazioni per individuare i contatti stretti, le indicazioni per il rientro.

GALLERY – SFOGLIA

Infine, viene data la possibilità di inserire i propri contatti stretti. In questo modo, verrà inviato un sms anche al contatto stretto che dovrà confermare la richiesta ricevuta.

Il personale di Ats, tramite questo sistema, vedrà le dichiarazioni fatte dal cittadino e verrà compilata in automatico la scheda dell’inchiesta. Dai dati ricevuti nella prima giornata di sperimentazione del sistema, giovedì 5 novembre, secondo quanto comunicato da Ats il 70% degli sms avrebbe già dato una risposta.

Postazioni per i tamponi

Marco Magrini, Coordinatore dell’Emergenza Covid, ha poi dato un aggiornamento in merito alle postazioni allestite da Ats Isubria per eseguire i tamponi sul territorio di Como e Varese.

“A Varese, in località Fontanelle,  invitiamo oltre 1000 persone al giorno per eseguire i tamponi – ha spiegato – per ora ci sono 4 postazioni ma oggi verrà fatto un sopralluogo da parte dell’esercito e da domani avremo 3 tende in più. Abbiamo, poi, una postazione con 500 punti tampone sempre a Varese in via Rossi. Con le scuole siamo partiti anche in via Monte Generoso, dove invitiamo 500 contatti scolastici al giorno e facciamo circa 300 test rapidi al giorno”.

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Annunciate, inoltre, nuove postazioni a Solbiate Olona, dove verranno spostati i tamponi molecolari da Malpensa Fiere con 3-4 postazioni, e in Valcuvia (nella ex sede della Comunità Montana Valli del Verbano) con 2 postazioni.

Tamponi e positivi

Secondo quanto comunicato da Ats Insubria, nell’ultima settimana sono stati eseguiti oltre 35mila tamponi nel territorio di Ats Insubria (+20% rispetto alla settimana precedente). In Lombardia l’incremento dei tamponi nell’ultima settimana è stato del 14%.

“Nelle scuole, durante l’ultima settimana, i contatti sono in crescita nonostante la sospensione che ha interessato gli Istituti superiori – così il Direttore Sociosanitario Ettore Presutto – le scuole primarie e secondarie di primo grado, infatti, risultano le più colpite dalle positività intercettate dai tamponi”. In particolare, sono state avviate quarantene per 1300 classi, con un dato duplicato nelle scuole primarie e nelle secondarie di primo grado. Le primarie sono passate infatti da 63 a 180 quarantene, mentre le secondarie di primo grado hanno visto un aumento da 119 a 369.

Per quanto riguarda le fasce di età in cui ci sono maggiori casi di positività al virus, ad aprile i cittadini più colpiti avevano oltre 65 anni (circa 63% dei positivi rilevati), oggi invece la fascia più colpita è quella dai 50 ai 64 anni (30%) mentre i positivi sopra i 65 anni sono il 27% del totale dei casi. Negli ospedali però, in particolare nelle terapie intensive, la maggior parte dei ricoverati sono persone oltre i 65 anni.

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