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Dai massoni di Como 1.600 mascherine per 40 medici di base della città: “Avamposto sanitario, onorano e tutelano la nostra salute”

1.600 mascherine N95 (compatibili per capacità filtrante alle FFP2) per 40 medici di Como città.

Il dono dai Liberi Muratori della Loggia Rosa Commacina di Como, gruppo massonico locale riferito al Grande Oriente d’Italia (GOI).

“Offrire solidarietà e una mano concreta a chi lotta in prima linea in questa gravissima emergenza sanitaria – ha spiegato Antonino Salsone, Presidente dei Maestri Venerabili della Lombardia del Goi – è per noi un dovere di uomini, di lombardi e di Liberi Muratori. Essere al fianco dei medici di base della città di Como con un contributo materiale, vuole essere una espressione di conforto, di vicinanza, di affetto e, ancora di più, di sincero e profondo ringraziamento per il loro quotidiano sacrificio.

Per l’emergenza, Oltre l’emergenza” è la raccolta fondi lanciata in questi giorni dal Collegio dei Maestri Venerabili della Lombardia del Grande Oriente d’Italia (GOI) per sostenere concretamente i medici, gli infermieri, gli operatori e le strutture sanitarie lombarde che lottano contro il Covid-19.

L’iniziativa, che ha mobilitato gli oltre duemila Liberi Muratori lombardi del Grande Oriente d’Italia, ha già consentito di donare 160 mila euro.

A questa iniziava regionale si è aggiunto un ulteriore progetto promosso direttamente dai Liberi Muratori della Loggia Rosa Commacina di Como, che hanno meritoriamente donato 1.600 mascherine N95 (compatibili per capacità filtrante alle FFP2) ai 40 medici di base della Città di Como, i quali, nelle scorse settimane, avevano lanciato un grido di allarme per la difficoltà a reperire questi importanti dispositivi individuali di protezione.

Ad ogni medico sono state consegnate direttamente 40 mascherine. “Offrire solidarietà e una mano concreta a chi lotta in prima linea in questa gravissima emergenza sanitaria – ha spiegato Antonino Salsone, Presidente dei Maestri Venerabili della Lombardia del GOI – è per noi un dovere di uomini, di lombardi e di Liberi Muratori. Essere al fianco dei medici di base della città di Como con un contributo materiale, vuole essere una espressione di conforto, di vicinanza, di affetto e, ancora di più, di sincero e profondo ringraziamento per il loro quotidiano sacrificio. A loro, che con senso altissimo del dovere da sempre e mai come ora tutelano la nostra salute, a loro che costituiscono l’avamposto del sistema sanitario, esprimiamo la riconoscenza e la solidarietà umana dei Liberi Muratori lombardi e comaschi”.

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