AGGIORNAMENTO 20.30
L’Ordinanza sarà firmata domattina ed è ancora in fase di affinamento ma gli elementi cardine ci sono e sono stati discussi (vedi sotto) dal sindaco di Como, Mario Landriscina, nel vertice di stamani in prefettura.
Il primo cittadino, sentito in serata, anticipa alcune delle misure stabilite in vista del fine settimana.
Zona Gialla, clima primaverile e lo spettro di una Zona Arancione da lunedì in tutta la Lombardia sono elementi che fanno immaginare il pienone in città sia per sabato che per domenica. Scenario già visto massimamente due settimane fa e in parte lo scorso weekend.
“Il contesto è che abbiamo osservato bene alcune situazioni specifiche e condiviso decisioni altrettanto specifiche”, spiega il sindaco. In sostanza sono stati analizzati i flussi di traffico e pedonali delle ultime settimane.
“Intanto resta immutato – sottolinea Landriscina – e anzi aumentato il provvedimento su piazza Volta (scenario di assembramenti e risse, Ndr). Per questo sarà aumentata l’azione repressiva in contrasto agli assembramenti e al mancato uso delle mascherine. Non amo le decisioni contro la libertà ma se non stiamo attenti ne perderemo ancora di libertà”. E per provvedimento si intende anche un presidio ben visibile, e corposo, di forze dell’ordine.
Video – Piazza Volta presidiata: prima il 18enne aggredito dal branco poi tensione in via Rubini
Per quanto riguarda il centro storico: “Sarà ripristinato il girone pedonale, inoltre ne attiveremo uno sperimentale, più piccolo, sul lungolago. Per capirci, la passeggiata ex Zambrotta-ex Amici di Como vedrà istituito un senso unico con rientro sul marciapiede. Questa soluzione sarà poi studiata per efficacia”.
Prevista inoltre la chiusura della diga foranea: “Pensavamo di mettere i separatori di flusso (andata-ritorno, Ndr) ma non è possibile, ovviamente le persone arrivate in fondo si fermano sul tondello sotto l’installazione Libeskind”.
I provvedimenti saranno in vigore sabato e domenica dalle 14 alle 20. Con un’eccezione per domenica quando “viale Geno – spiega il sindaco – sarà chiuso al traffico e reso pedonale, ovviamente non per chi risiede o lavora in zona. Sappiamo che la chiusura comporterà disagi viabilistici ma in questo senso è la salute a essere prioritaria”.
Quindi da Landriscina un messaggio generale: “Ce la stiamo mettendo tutta per evitare provvedimenti più duri. Io voglio soprattutto tutelare il lavoro in una situazione così difficile. Però tutti devono sapere che le sanzioni, in caso di abusi, aumenteranno”.
Come detto in queste ore l’Ordinanza sarà affinata e domattina firmata.
Ultima cosa, tira aria di Zona Arancione da lunedì: “Confermo – conclude il primo cittadino – gli elementi che arrivano sembrano indicare quella direzione. Per questo invito tutti a essere ancora più prudenti, il rischio di nuove restrizioni non deve essere un liberi tutti nei prossimi giorni”.
Como e la Lombardia rischiano la zona arancione: oggi la decisione
18.59 – Riunione tecnica di coordinamento presieduta dal prefetto Andrea Polichetti, oggi, interamente dedicata all’esame dei dati sulla pandemia in provincia di Como e al rafforzamento dei controlli per il rispetto delle norme anti-contagio nel prossimo fine settimana.
All’incontro hanno preso parte anche il sindaco di Como Mario Landriscina, l’assessore alla Sicurezza Elena Negretti, il Comandante della Polizia Locale Vincenzo Ajello e i vertici delle Forze dell’Ordine.
Dal punto di vista operativo, varate alcune misure ad hoc che riguarderanno non solo il centro di Como e le vie dello shopping – in primis i sensi unici pedonali e l’eventuale contingentamento degli accessi nelle aree troppo affollate – ma anche la zona del lungolago.
Parallelamente si è stabilito di accompagnare l’attività preventiva con un’intensificazione dei controlli di polizia, che riguarderanno soprattutto i luoghi a maggior rischio di assembramento. In particolare, controlli nei luoghi della “movida”, nelle stazioni ferroviarie, alle fermate del trasporto pubblico locale e alle zone di interscambio dei mezzi pubblici.
I controlli saranno rivolti anche alla verifica del rispetto delle misure da parte dei frequentatori dei diversi luoghi di aggregazione presenti sul territorio (ristoranti, bar e attività commerciali).
Il Prefetto ha inoltre rivolto un appello ai cittadini, specificamente ai più giovani, “ad attenersi al rispetto delle norme di distanziamento sociale, nella consapevolezza che il sacrificio che si sta affrontando richiede senso di responsabilità e sforzi comuni”.
Sottolineato, in particolare, l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e, comunque, in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire a lungo il mantenimento della distanza di sicurezza. Rimarcato infine che l’ingresso e la permanenza all’interno dei locali pubblici sono consentiti solo per il tempo strettamente necessario e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio.
3 Commenti
Ah, ma allora a Como c’è un Sindaco, e da un po’ che avevo il dubbio.
Sindaco un bel nastro bianco e rosso lungo le mura così evita il mega parcheggio del 14 febbraio con i suoi agenti che prima hanno dovuto regolare il traffico e poi sanzionare le auto in divieto
Ehilà si è svegliato il Mario di Como peccato che non basta il girone in centro storico… Bisogna mettere anche il numero chiuso in centro e al mercato intorno alle mura se no serve a poco!