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Covid, da Maslianico a Olgiate la rivolta dei sindaci sui dati Ats: “Ritardi e falle nel tracciamento”. E scatta il fai da te

“Solo tre giorni fa vi dicevo che i contagiati erano saliti a 13 e oggi siamo a 22”. Queste parole, messe nero su bianco giovedì 29 ottobre, sono del sindaco di Maslianico. Ma – ci scuseranno i protagonisti per il piccolo arbitrio – forse potrebbero avere anche la sigla del primo cittadino di Olgiate Comasco, Simone Moretti. E forse di chissà quanti altri colleghi lariani e non.

Il punto, infatti, è la generale (e sconfortata) ammissione che sempre più fa capolino in Comuni e paesi sul fatto che la diffusione del coronavirus sia sostanzialmente senza un reale controllo, quasi sfuggita irrimediabilmente di mano.

Il sindaco di Maslianico, ad esempio, continua così: “Dai numeri si evince che attualmente non siamo in grado di fermare la pandemia, numeri che ci passa giornalmente Ats ma che non sono tempestivi: sappiamo che ci sono almeno altri 10 casi che non ci sono ancora stati segnalati”.

E ancora, sempre Citterio (nella foto qui sotto): “Solo 4 persone sono ricoverate, le altri sono asintomatiche, stanno bene, ma sono comunque contagiose. Ne è la prova il fatto che alcuni in quarantena con la famiglia abbiano alla fine contagiato tutto il nucleo familiare. La cosa mi pare ovvia, come si fa a restare isolati in quarantena all’interno della stessa famiglia? Con questo ritmo di contagi sarà inevitabile una nuova chiusura generalizzata. Intanto chi può si muova il meno possibile”.

Dunque, un’insoddifazione forte per il tracciamento lacunoso e tardivo di contagi e contagiati.

Un leit motiv che echeggia anche nella comunicazione del sindaco di Olgiate, Simone Moretti, il quale peraltro da tempo ha deciso di diffondere (salvo casi urgenti o particolari) un solo comunicato alla settimana sui dati proprio per evitare una confusione certamente più subìta che non prodotta.

“Partiamo dai numeri – scriveva ieri Moretti – che hanno la loro importanza e vanno letti nella maniera corretta, ecco perché il dato del passaggio in una sola settimana da 20 a ben 68 nuovi casi di positività ( tra asintomatici ed alcuni nostri concittadini ricoverati) come risulta dal portale ATS alle 21.30 del 29 ottobre non deve essere per nulla sottovalutato ed anzi ci impone di alzare ulteriormente la soglia della nostra attenzione a livelli molto più alti”.

Ma poi, dopo un’ulteriore specifica (“Durante tutta la prima fase della pandemia ma con un numero di tamponi di molto inferiore, abbiamo avuto a Olgiate Comasco 42 casi totali,.oggi sono ben 68 e continuo purtroppo a credere per difetto”) il primo cittadino si instrada sulla stessa via del collega di Maslianico.

E lo fa con toni nettissimi: “Ringrazio i cittadini che anche stamattina mi hanno comunicato la loro situazione, visto e considerato che alcuni nominativi non compaiono ancora sul portale: un segnale preoccupante di come il tracciamento e la comunicazione, già carente a marzo, continui purtroppo ad avere falle”.

Tanto che Olgiate, sempre su input di Moretti, per tentare di mettere una pezza alle “falle” del tracciamento e dei consuntivi sui contagi da parte di Ats in particolare, ha avviato una consultazione diretta con i cittadini. Anzi, per usare le parole del sindaco, un vero e proprio “Tracciamento dei contatti fai da te”.

“In settimana – spiega infatti Moretti – grazie ai canali social ho chiesto ai cittadini risultanti positivi al tampone di avvisarmi direttamente tramite il mio indirizzo mail in Comune ( simone.moretti@comune.olgiate-comasco.co.it) così da poter anticipare i tempi ed attivarci come Comune per tutte le azioni da mettere in campo”.

E ancora una volta, i sindaci si rivelano le uniche, vere, sentinelle sul territorio. Anche in tempi drammatici, soprattutto in tempi drammatici come questi.

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