La tenuta della maggioranza è appesa a un sottilissimo filo azzurro.
Le più recenti cronache dal consiglio comunale di Como segnano l’imbarazzo costante di un’assemblea in cui non si riesce a tenere nemmeno il numero legale.
Dell’ultimo stop abbiamo raccontato giusto ieri sera:
Salta il consiglio, giunta Landriscina sull’orlo della crisi. Forza Italia assente: “Non temiamo le elezioni”
VIDEO L’impietoso appello in consiglio: mezza maggioranza assente, salta il bilancio
Nonostante il capogruppo forzista a Palazzo, Enrico Cenetiempo, abbia più volte sottolineato di non voler passare per il lupo cattivo è del tutto evidente come in questo momento sia il suo partito a determinare lo stato di crisi permanente.
Sul fronte delle trattative col sindaco Landriscina per un rientro in giunta dei berlusconiani si registra l’ultimo incontro ufficiale il primo febbraio scorso.
Giunta, oggi la prima vera unità di crisi: rimpasto vicino. Landriscina: “Si va avanti”
Intanto il malumore tra gli alleati ha superato il livello della fitta sporadica. Ieri nei corridoi di palazzo Fratelli d’Italia e Lega avrebbero invocato più di una volta uno spostamento della questione a “un livello superiore”, “intervengano i vertici regionali” avrebbe chiesto qualcuno.
A livello provinciale intanto, sia pure nel solco di una diplomazia tatticamente ostentata, i capi cominciano a dare qualche segnale che potrebbe preludere a un vertice dei segretari di liste e partiti a breve scadenza.
Il coordinatore dei Fratelli, Stefano Molinari, non strappa ma la dice comunque con chiarezza.
“Forza Italia? Hanno detto tutto loro”. Cosa? “Fanno i difficili, fanno i filosofici. Dicono di non chiedere nulla e stanno fuori. Farebbero meglio a chiarire cosa vogliono E’ un atteggiamento bizzarro che mi fugge, poi ciascuno si comporta come crede”.
L’ultimo incontro risale a inizio mese. “Appunto in quell’occasione hanno specificato l’assenza di richieste, hanno ribadito la volontà di restare fuori dalla giunta. Poi hanno detto che avrebbero votato in linea col programma elettorale. Ecco non mi pare che il bilancio (oggetto delle sedute saltate, Ndr) presenti elementi diversi dal programma. Ripeto: è tutto bizzarro”.
Eppure ci sarà un termine, una fine, un punto in cui in un modo o nell’altro le cose cambieranno o finiranno. “Io ho una mia opinione politica, l’ho espressa nelle sedi opportune e per rispetto per ora la tengo per me. Se salta il bilancio andiamo tutti a casa e se ne assumeranno la responsabilità. Se non salta vedremo”. La questione arriverà ai vertici regionali? “Potrebbe essere una buona idea”.
Via diplomatica anche per la deputata comasca della lega, ex assessore e vicesindaco con Landriscina, Alessandra Locatelli. Che dice? “Ripeto quello che dico da sempre: la Lega è al fianco del sindaco convintamente, compatta, sempre presente nel ruolo che i cittadini le hanno assegnato. Siamo orgogliosi di lavorare per la città”. Bene ma l’alleato recalcitrante? “In questo momento non saprei cosa dire. Noi guardiamo il nostro e stiamo vicini al sindaco in un momento difficilissimo come questo (riferimento al Coronavirus, Ndr), posso solo immaginare il carico di lavoro”.
Il rischio è che il Bilancio non passi, accadesse: tutti a casa. “Il bilancio sarà approvato entro la data prevista. Bisogna essere responsabili, poi se si vogliono migliorare le cose e rivedere le priorità e le strategie noi siamo disponibili al confronto”.
4 Commenti
Comino si proponga come sindaco visto che fa ironia…se secondo lei è facile e si fa poco dovrebbe essere una passeggiata per lei
La risposta alla domanda è chiarissima: “vuole l’assessorato al commercio “. ?
“posso solo immaginare il carico di lavoro”. LOL!
Bisogna riconoscere alla Lega ed alla sua portavoce una certa onestà intellettuale. La Lega ha partecipato attivamente a tutte le decisioni sbagliate della peggiore Amministrazione che Como ricordi.
Grazie Onorevole di ricordarci che responsabile del disastro c’è soprattutto la Lega.