Nonostante i servizi di supporto attivi per la stagione invernale, nuovi giacigli dei senzatetto sono comparsi sotto il colonnato del Crocifisso di viale Varese. Sono diverse le segnalazioni arrivate quest’oggi, in sintesi la domanda posta dai lettori è stata: “Perché queste persone non sono supportate e aiutate?”. Premesso che la redazione ha potuto costantemente verificare in questi mesi come Emergenza Freddo stia funzionando in modo eccellente anche quest’anno (la struttura principale è la ex Caserma dei carabinieri di via Borgovico messa a disposizione dall’amministrazione provinciale) offrendo servizio a tutti i senzatetto conosciuti, è necessario individuare nel contesto due fenomeni collaterali.
Il primo, noto, è quello dei senza dimora che per ragioni personali scelgono di non essere ospitati nelle strutture d’accoglienza (ma in questo caso si tratta di persone che difficilmente trovano riparo in viale Varese). Il secondo, ed è la circostanza di queste ore, riguarda l’afflusso, minimo invero, di persone che arrivano a Como da altre città. E’ del tutto evidente come i volontari non possano presidiare permanentemente ogni punto del capoluogo, così accade che ciclicamente vi siano nuovi giacigli improvvisati e spesso (non sempre) solo per una o due notti, insomma si tratta di persone di passaggio che difficilmente chiedono aiuto o supporto. Detto questo, conosciamo bene la capacità di intervento tempestivo della Rete per la grave marginalità e prima di pubblicare questo articolo abbiamo segnalato la situazione a chi può operare.