Centottanta pagine di analisi per confermare una realtà che, soprattutto i frontalieri, conoscono fin troppo bene: la stragrande maggioranza di chi va al lavoro in Ticino si sposta con la propria macchina e solitamente viaggia da solo. E anche gli stessi ticinesi preferiscono usare il mezzo privato.
Dati che emergono dallo studio “Indagine sui cambiamenti delle abitudini di mobilità nel Canton Ticino seguito all’apertura della galleria di base del Ceneri e all’introduzione del trasporto pubblico 2021 (INDMOB)”, da cui emerge innanzitutto come il 68% dei lavoratori residenti in Ticino usa la macchina mentre tra i frontalieri il dato sale al il 77%.
Si è comunque assistito a un aumento dell’utilizzo dei trasporti pubblici, cresciuti del 3,2% tra i residenti in Ticino e del 6,6% tra i frontalieri.
Proprio non decolla invece la condivisione dell’automobile (car pooling) né tra i residenti né tra i frontalieri. Infatti osservando le lunghe colone di automobili su strade e autostrade si vedono sempre più mezzi occupate da un’unica persona.
Abitudine – già confermata dal rilevamento del traffico transfrontaliero pubblicato dal Dipartimento ticinese del territorio nel 2022 – che contribuisce a creare disagi al traffico ed emissioni nocive, in particolare il Mendrisiotto dove quotidianamente l’82% dei veicoli in entrata era occupato solo dal conducente. Sebbene il 54,2% dei frontalieri non faccia mai car pooling, l’11,6% lo pratica regolarmente e circa il 13% lo usa più volte alla settimana.
Ultimo fattore emerso: i tempi di percorrenza. Allora, per gli spostamenti superiori ai 60 minuti, il 37,4% dei frontalieri si affida al trasporto pubblico. Al contrario, per i viaggi più brevi, tra i 15 e i 30 minuti, l’uso dei mezzi pubblici è limitato al 4,5%, mentre la quasi totalità preferisce l’auto (92,2%).
Sul fronte mezzi pubblici, tra i frontalieri, circa uno su quattro (24,3%) possiede un abbonamento. E il loro utilizzo aumenta sensibilmente man mano che ci si allontana. Ad esempio, se si va a lavorare a oltre 50 km dal confine, ecco che il 52,3% dispone di un abbonamento. Al contrario, nelle zone più vicine al confine, la maggior parte dei frontalieri non possiede alcuna forma di abbonamento.
E infine ecco che con la presenza di parcheggio gratuito, l’uso dell’automobile sale all’81,3%. Quando il parcheggio diventa a pagamento, l’auto perde attrattività: la percentuale scende al 60,8%.