Ormai è un’autentica rivolta contro l’introduzione del pedaggio sulla superstrada Milano Meda, nel momento in cui il tratto Lentate sul Seveso-Cesano Maderno – da cui passano ogni giorno anche migliaia di comaschi – sarà inglobato nel ramo B2 della Pedemontana in costruzione. L’ipotesi di dover sborsare 1,5 euro a transito, dunque per i pendolari fino a 3 euro ogni giorno – con l’alternativa di intasare la viabilità comunale dei dintorni come alternativa gratuita – ha scatenato reazioni, polemiche e proteste. E ora nasce un vero e proprio fronte istituzionale contro il pedaggio formato dai sindaci interessati: il Coordinamento nasce a Lazzate da una proposta, approvata in consiglio comunale, del sindaco Andrea Monti contrario al balzello, ma si sono già aggiunti Cesano Maderno, altri colleghi della Brianza e anche del Comasco, in particolare nella zona del Canturino.
Il consiglio di Lazzate, nella delibera, si batte affinché Governo e Regioni concedano “forme di esenzione o riduzione del pedaggio della tratta B2 di Autostrada Pedemontana Lombarda”. Il documento ora verrà inviato ai consigli comunali interessati per dare ancora più peso al movimento. L’obiettivo è anche un confronto diretto al Pirellone, della Commissione V del Consiglio regionale della Lombardia.
“Serve però che l’opera risulti utile e sostenibile per gli utenti, soprattutto quelli pendolari – aveva dichiarato il sindaco Monti alcune settimane fa -. Così come non possiamo ignorare, sarebbe irresponsabile, che essendo costruita con soldi a prestito, è inevitabile trovare sostenibilità economica alle richieste che si avanzano. E’ quindi auspicabile che per i pendolari, anche grazie al sistema di esazione Free Flow siano fin da subito previste drastiche riduzioni del pedaggio. A prescindere dalla loro residenza. Uniti ce la possiamo fare”.
2 Commenti
Tutti i sindaci dovrebbero opporsi a fare pagare la superstrada il traffico diventerà insostenibile nei paesi limitrofi
La Milano Meda deve restare gratuita