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Il primo laboratorio, le antiche ricamatrici, un logo speciale: la visita all’azienda comasca che ha fatto la storia

Un omaggio a una delle aziende che partendo dalla provincia di Como ha fatto la storia del tessile. L’assessore regionale a Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia ha visitato la Gabel, storica azienda di Rovellasca attiva dal 1957.

Un gioiello comasco d’impresa che partì con una rete di negozi a Milano chiamati i Magazzini Ambrosiani del Popolo, dove si vendeva tela, mussola e lino a metro e a cui fece seguito la creazione di un piccolo laboratorio di abili ricamatrici per confezionare il tessuto, impreziosendolo con pizzi e ricami.

L’obiettivo era offrire un servizio alla emergente borghesia che, lontana dal pensare di confezionare e ricamare la biancheria in casa, come era tradizione, si affidava a un negozio comprando il prodotto finito. Un primo passo imprenditoriale che ha portò poi nei primi anni 50 alla necessità di ingrandire il laboratorio di confezione, assumendo personale e costruendo una sede nel Comasco con un magazzino di prodotto finito da inviare ai negozi.

È con l’avvento della stampa, successivo a filatura e tessitura, che Gabel 1957 inizia il suo percorso di verticalizzazione delle fasi produttive, coprendo man mano tutto il processo produttivo. Gabel Spa viene dunque ufficialmente fondata nel 1957 nella provincia di Como, distretto tessile famoso in tutto il mondo per fornire i più bei tessuti alle più importanti case di moda. Ed è in questo territorio, ricco di tradizione tessile, che Gabel 1957 si sviluppa scegliendo di gestire direttamente tutte le fasi della produzione: dalla tessitura, alla tintoria, stampa, finissaggio, confezione, fino al controllo qualità. Scelta che la caratterizza e la contraddistingue nel panorama tessile europeo. Soprattutto oggi, controcorrente nel produrre in Italia, per garantire alti standard qualitativi, costanti nel tempo, e poter contemporaneamente portare avanti i valori di sostenibilità ambientale che da sempre le appartengono.

Da sottolineare, poi, che la trasformazione del log ha coinvolto i dipendenti in un sondaggio interno, che ha confermato la scelta di inserire la data di fondazione sullo sfondo rosso.

La visita dell’assessore Mazzali al gruppo Gabel

“Il Gruppo Gabel – ha dichiarato Mazzali – è oggi riconosciuto a livello internazionale per la realizzazione di biancheria di qualità per la casa”. L’assessore ha elogiato la Gabel per il suo completo controllo della filiera produttiva e per il forte radicamento in Lombardia.

Gabel, una storia lunga 90 anni

Come si diceva, la storia dell’azienda risale infatti al 1936, quando iniziò come rete di negozi a Milano, specializzati nella vendita di tele, mussole e lino a metro. L’attività si è poi evoluta in laboratorio di confezionamento. Nel corso della visita, l’assessore ha incontrato i fratelli Moltrasio, proprietari dell’azienda, riconoscendoli come straordinari imprenditori attenti alla qualità e alla sostenibilità.

Qualità e sostenibilità

Il Gruppo Gabel si distingue infatti non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per il suo impegno verso la sostenibilità, certificato da riconoscimenti ufficiali come il ‘Sustainable Textile Production’ e il ‘Global Organic Textile Standards’. Barbara Mazzali ha concluso la visita ringraziando gli imprenditori lombardi per la loro operosità e tenacia, sottolineando l’importanza di continuare a investire nel territorio che ha visto nascere e crescere queste eccellenze industriali.

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3 Commenti

  1. Mi servono da Gabel.da sempre, mio.negozio è Rovellasca, sono solo dispiaciuta di non trovare più quei bei cestoni di 2a scelta che x chi sa cucire erano fonte di grandi soddisfazioni

  2. …..con i tempi che corrono menomale che c’è ancora, visto che ci hanno portato via tutto.

  3. Compero da sempre i prodotti Gabel ,sono completamente soddisfatta sia per la qualità che per il prezzo.

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