Disastro traffico e parcheggi nei paesi della sponda Ovest del Lago di Como oggi, ne abbiamo parlato qui: Primavera con delirio sul Lago di Como: “Disastro code, auto abbandonate in divieto. Cosa succederà poi?”.
E sulla sponda Est lungo la Lariana, strada che collega Como a Bellagio, non è andata affatto meglio. Anzi. Una giornata di sole, caldo e code, soprattutto al rientro da gite e scampagnate verso sera. Solo un assaggio di quello che saranno i prossimi mesi, senza dubbio. La bella stagione è iniziata dopo gli ultimi fine settimana uggiosi.
La situazione tra turisti, gitanti, comaschi e ticinesi a spasso (con relative auto) non potrà che peggiorare, come gli scorsi anni hanno ampiamente dimostrato e testimoniato.
Così questa sera il sindaco di Torno Rino Malacrida già s’infuria e chiama ComoZero. “Nel tardo pomeriggio un disastro – racconta – la coda sulla Lariana a scendere verso Como arrivava fino alle gallerie di Blevio. Chilometri di auto incolonnate e ferme“.
Malacrida non si tiene e punta l’indice verso il primo cittadino di Como (con cui i rapporti sono frantumati da tempo: si legga per esempio qui): “Sono arrabbiato con il signor Alessandro Rapinese, non lo chiamo sindaco perché i sindaci sono una cosa diversa. A Etv ha dichiarato che non farà niente per la Lariana ma avevamo degli accordi che ha fatto saltare non si sa bene perché. Erano accordi per una minima sistemazione nella zona di Sant’Agostino (imbocco della via Torno, primo tratto della Lariana, Ndr)”.

Quali accordi? “Una modifica per la riduzione dei passaggi pedonali, un’ottimizzazione che avrebbe dato aiuto al traffico, il viavai di pedoni in quel punto impalla la viabilità sul Lago. Noi sindaci della sponda Est ci siamo detti disponibili ad aiutare anche economicamente ma Rapinese dice che gli siamo antipatici, cancella le chat e sparisce. Se non si fa niente, però, non si ottiene niente“.

Intanto, sul tema, è stato chiesto un nuovo incontro al prefetto Corrado Conforto Galli: “Lo ha fatto la sindaca di Faggeto Lario, Angela Molinari, e noi abbiamo sottoscritto. Resta che Rapinese ci ha cancellati dai libri di storia. Chiediamo solo che faccia quanto chiesto, appunto i lavori a Sant’Agostino”.
Malacrida, a fine telefonata, aggiunge un inatteso: “Poi in casi estremi, estremi rimedi”. Cioe? “Vi ricordate quando ho minacciato di bloccare il Lungolago? Ecco facciamo di più, mandiamo 100 auto a girare in città a 20 all’ora, intasiamo il traffico di Como, siamo disponibili a farlo così magari…“.
In conclusione Malacrida non media: “Sono più che arrabbiato, comincia la stagione e cominciano i problemi. Sono due anni che chiediamo a Rapinese di fare cose insieme, anche piccole, ma non ci degna di attenzioni e crea problemi. Non a noi ma alla gente. Poi dovessero accadere incidenti chi risponde?“.