“In Lombardia ci sono tredici inceneritori e Regione ha già autorizzato in provincia di Pavia il quadruplicamento dei due presenti. Ora veniamo a sapere di un nuovo possibile inceneritore che A2a, chissà se con la silenziosa benedizione del Sindaco di Como (Mario Landriscina, Ndr) – l’assessore all’ambiente (Marco Galli, Ndr) che si dimette non ne sapeva nulla?-, intenderebbe realizzare accanto alle due linee già presenti, nell’area dove è stata per anni la piattaforma ecologica. Si tratterebbe di un nuovo impianto destinato all’incenerimento di fanghi, con essicamento termico dei medesimi e probabilmente con annessa sezione di depurazione delle acque”.
Così in una nota la lista Civitas che in queste ore è intervenuta sulla questione.
Il movimento fondato e guidato dall’ex assessore Bruno Magatti prosegue: “Insomma, sembra che non basti che a Como già si brucino tonnellate di rifiuti altrui, ora ci sarebbe chi pensa di aumentare il business bruciando fanghi prodotti altrove. Per coloro che sosterrebbero questa soluzione non è ancora arrivata il tempo di capire che acqua e aria sono un bene di tutti?
È chi produce fanghi che deve risolvere il problema! E lo deve fare “a monte” e a proprie spese”.
Concludono: “Come dice qualcuno “si continuano ad accendere sigarette in una stanza già satura di fumi velenosi, la pianura Padana, e si vuole accendere una nuova linea per incenerire fanghi!
Non consideriamo poi, più banalmente, l’impatto che sarebbe generato dal traffico dei camion che trasporterebbero i fanghi! Lo slogan sarà sempre lo stesso: trasformare un rifiuto in risorsa. Molti hanno capito che quelle risorse sono per pochi e le conseguenze, sui cittadini impotenti. Negli ultimi anni abbiamo creduto che con la diffusione della raccolta differenziata avremmo abbassato la quota dei rifiuti da mandare al forno. Lo abbiamo fatto e per questo ora non siamo disponibili a subire quella che sarebbe una beffa, ovvero che si costruisca un ulteriore forno perché ai rifiuti civili si aggiungono i fanghi”.
3 Commenti
reportage di comozero mi sembra un parolone! forse una volta!
Una vergogna da stornare al più presto. Landriscina risponda.
La giunta non ne sa nulla. Ma l’ andrangheta sicuramente sì. Gent. Le redazione, sarei proprio curiosa di sapere , ad es., A quale impianti afferiscono la carta, la plastica , le lattine, ecc. Che noi differenziamo.
Anni fa , sulle schede – rifiuti dell’ufficio tecnico comunale, non era indicata alcuna destinazione. Non potrebbe essere materia di un vostro reportage? Grazie e buon lavoro