Il Como 1907 non si fa ‘scoraggiare’ dal parere della Soprintendenza che, di fatto, ha bocciato le altezze del progetto stadio. E già domani venerdì 4 luglio in Comune sarà illustrato a tutti gli altri enti inclusi nella valutazione l’addendum proposto dal club, ossia la documentazione aggiuntiva rispetto a quella già presentata a inizio anno a Palazzo Cernezzi.
Questo significa, di fatto, il riavvio della Conferenza dei servizi che aveva avuto il suo primo momento conclusivo il 27 maggio scorso, con la presentazione da parte di tutti gli enti coinvolti dei rispettivi pareri sul progetto del nuovo Sinigaglia.
Le obiezioni della Soprintendenza avevano però in qualche modo interrotto il cammino verso la chiusura ufficiale della Conferenza, necessaria all’avvio del successivo confronto decisorio e alla dichiarazione della pubblica utilità del progetto stadio.
Il Comune, dunque, il 25 giugno scorso ha invitato il Como 1907 “a voler confermare o meno, entro e non oltre il termine massimo di 10 (dieci) giorni dalla notifica della presente, la fattibilità tecnica dell’alternativa progettuale proposta tenuto conto dei Pareri notificati, fra i quali, il Parere della Soprintendenza, specificando che il riscontro della Società dovrà essere supportato da idonee e documentate giustificazioni”. Il fatto che la società abbia inviato nuove carte lascia presupporre che possa aver modificato il progetto originario oppure trovato le argomentazioni necessarie a sostenere la validità dell’idea iniziale.
Il Como ha inviato il 27 giugno scorso a Palazzo Cernezzi il suo “Addendum tecnico-illustrativo” legato alle osservazioni della Soprintendenza. E domani, 4 luglio, si riavvierà la Conferenza dei Servizi preliminare in cui quei documenti saranno vagliati e discussi dagli enti coinvolti. Il giorno della verità, infine, sarà il 2 agosto prossimo, cioè entro quando ogni soggetto convocato dovrà esprimersi. In quella data, con ogni probabilità, si saprà il destino del progetto Sinigaglia presentato dal club.
Di seguito, ecco quali erano stato le principali osservazioni della Soprintendenza:
A – le strutture di nuova costruzione dovranno essere ricondotte ad una chiara simmetria sia nell’articolazione planimetrica che nello sviluppo degli alzati, con una significativa riduzione del volume di nuova costruzione che consenta:
-di conservare e valorizzare il viale che conduce al monumento ai caduti con una integrazione del patrimonio arboreo che ne ricostituisca l’immagine unitaria e ne consenta una schermatura significativa;
– di conservare e valorizzare il viale che conduce al monumento ai caduti con una integrazione del patrimonio arboreo che ne ricostituisca l’immagine unitaria e ne consenta una schermatura significativa;
– di eliminare le alterazioni di quota nella tribuna nord in modo da conservare una vista da e verso il lago e le sue rive più simile a quella che costituiva elemento qualificante dello stadio originario, e del suo inserimento nel contesto paesaggistico di riferimento;
prevedere parziali varchi liberi nelle tribune nord, est ed ovest o nei punti di intersezione delle stesse, che aprano alle visuali verso la zona di Cardina, verso Brunate e verso il parco Spina Verde.
Date queste “premesse” ecco i passaggi centrali circa le altezze:
B – in particolare si ritiene necessario che siano osservati i seguenti limiti:
– per la tribuna est: la nuova costruzione dovrà limitarsi a contenere la sola tribuna e gli eventuali spazi di distribuzione e accesso per i tifosi; il limite del sedime della nuova tribuna dovrà essere compreso entro l’impianto al suolo della curva esistente, in modo da lasciare integro il viale esistente, compresi gli esemplari arborei esistenti sul lato ovest che dovranno essere conservati ed eventualmente integrati con altri esemplari simili per specie. L’arretramento del nuovo corpo di fabbrica dovrà essere pari ad almeno 15 metri dal bordo del marciapiede esistente; l’altezza della copertura dovrà essere contenuta entro i 16 metri, riducendo quella prevista in progetto pari a circa 22 metri;
– per la tribuna nord: le nuove costruzioni dovranno avere una unica copertura complanare (alla quota massima di 16 metri dalla quota stradale) che eviti le scalettature previste dal progetto; lungo viale Puecher dovrà essere previsto un viale alberato con esemplari di grandezza almeno secondaria;
– per la tribuna nord: le nuove costruzioni dovranno avere una unica copertura complanare (alla quota massima di 16 metri dalla quota stradale) che eviti le scalettature previste dal progetto; lungo viale Puecher dovrà essere previsto un viale alberato con esemplari di grandezza almeno secondaria; per la tribuna sud: il limite della nuova costruzione prevista dal progetto è ammissibile ad eccezione dell’altezza della copertura che dovrà essere, come per le altre, pari a circa 16 metri
dalla quota stradale.
Veniva poi presa in esame la questione dell’autosilo al Pulesin (per cui si è già costituito un comitato di residenti) e la posizione espressa è ancora chiarissima: “Si evidenzia fin da ora la criticità che può derivare dalla costruzione del parcheggio di via Bellinzona, per la sua prossimità al parco di villa Olmo e, in generale, per la prossimità ad una zona che per la sua attrattività è spesso congestionata dal traffico”.