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“Dopo oltre un secolo, Como senza le giostre del Luna Park a Pasqua”. E la battaglia torna in Tribunale

Sono davvero ridotte al lumicino le speranze di rivedere il Luna Park per questa Pasqua nell’area di Muggiò, a Como. Come è noto, Palazzo Cernezzi ha ridotto notevolmente l’area per le giostre, con il risultato che gli imprenditori che abitualmente fanno tappa nella Città di Volta per il periodo primaverile hanno disertato il bando di quest’anno e scelto la via del ricorso al Tar. Il giudice amministrativo nei giorni scorsi non ha però accolto l’istanza dei giostrai, che ora hanno deciso di andare in Consiglio di Stato, ovvero al secondo grado della giustizia amministrativa. I tempi del tribunale però, anche nel caso di un’eventuale vittoria, difficilmente permetteranno di riavere il Luna Park tra marzo e aprile di quest’anno.

“Verrà meno la tradizione delle giostre per Pasqua a Como che durava da oltre un secolo. Continuo a non capire perché questa cattiveria da parte del sindaco Alessandro Rapinese nei nostri confronti – dice Mario Maggi, in rappresentanza dei giostrai – Questo vuol dire negare la possibilità di lavorare a 50 famiglie. Ci è stato detto che ci hanno avvisati un anno prima, ma non è facile trovare un’altra città che ospiti un Luna Park. In particolare per il periodo di Pasqua. Le principali piazze sono occupate da tempo, nel nostro lavoro non esiste in pratica la rotazione. Persa Como significa fermarsi un mese. In altre città si cerca di favorire il nostro lavoro. Non sono mancati anche di recenti modifiche nelle aree, spostamenti, ma mai ci è stato negato il permesso. Poi proprio a Como, che ha una tradizione così importante, davvero non si spiega”.

Maggi conferma ad ogni modo la volontà di proseguire ancora la battaglia legale: “Andiamo in Consiglio di Stato, sempre tutti assieme, come ci ha consigliato il nostro legale nell’ultimo incontro. Si tratta di procedure anche onerose, ma non ci è stata lasciata altra scelta. Abbiamo provato in tanti modi a dialogare con il Comune. Fatto diversi incontri. Avremmo compreso il diniego se l’area di Muggiò fosse interessata da un cantiere, ma è libera e lo sarà per Pasqua, si poteva allestire il Luna Park. Speriamo che il sindaco ci ripensi”.

Che tempi avrà però ora il Consiglio di Stato per esprimersi sul ricorso? Difficile a dirsi. Non è detto poi che il secondo grado possa ribaltare la decisione del Tar. Il non aver partecipato al bando comunale da parte dei giostrai, pur per sole 7 attrazioni su 50, potrebbe essere stato negativo sul fronte del ricorso. “Non avremmo mai potuto partecipare pensando che avrebbe potuto lavorare meno di un quinto di noi operatori. Abbiamo iniziato insieme e continuiamo assieme fino in fondo” conclude Maggi. Nei giorni scorsi anche il segretario cittadino del PD Daniele Valsecchi e i consiglieri comunali Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Eleonora Galli e Stefano Fanetti avevano sottolineato che il sindaco avrebbe potuto rinunciare al provvedimento almeno per quest’anno, visto che l’area è completamente libera.

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7 Commenti

  1. Una volta il luna park era un posto per famiglie e potevi portarci i bambini senza alcun problema….. ora è meglio evitare. Ottima scelta, che lo facciano altrove!!

    1. Esatto Lucky34, proprio cosi’, sembra la calata degli Unni, ma con tutto il posto che c’e’ anche in vicinanza……..prati immensi……non capisco.

  2. Il governatore l’altro giorno ha promesso che risolverà il conflitto israelo-palestinese, che non ci sarà più la fame nel mondo e nemmeno le malattie, e che regalerà a Como un mega centro sportivo. Bisogna quindi tenere sgombra l’area, Amazon può recapitarlo da un momento all’altro.

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