Si potrebbe dire quasi che il dibattito consiliare di lunedì scorso, a Palazzo Cernezzi, meno di 10 ore prima dell’omicidio di don Roberto Malgesini, abbia avuto un che di profetico. Se non altro perché, in soli due interventi, ha condensato in qualche modo gran parte dei problemi, dei temi e delle questioni aperte sul tema dell’immigrazione in città e dei dormitori.
Innanzitutto, i dati. E’ stata Angela Corengia, assessore ai Servizi Sociali, ad aggiornare sui numeri. E di fatto è emerso che su 105 posti disponibili in tre strutture operanti in città, al 15 settembre ce n’erano liberi soltanto 3. Dunque non è forse così vero che l’offerta è largamente sovrabbondante rispetto alle esigenze, sebbene qualche novità imminente possa dare un po’ di respiro rispetto alla possibile situazione di “tutto completo”.
Corengia ha affermato che nel “dormitorio di via Napoleona ci sono 55 ospiti, di cui 48 uomini e 7 donne, con un posto libero”. Lo spiraglio, però, in questo caso – come ha riferito sempre l’assessore – è che “un ospite sarà cancellato per irreperibilità, mentre 8 troveranno accoglienza a ottobre negli appartamenti ristrutturati in via Anzani grazie al progetto Strade Verso Casa”.
Il secondo dormitorio Ozanam, “oggi ha 30 posti perché sono stati ridotti a causa del Covid e non ci sono attualmente posti liberi; attivato anche un diurnato per persone con fragilità e disabilità, con 8 persone di cui una accede anche all’accoglienza notturna”.
Infine, Corengia ha citato il dormitorio dei Comboniani “gestito da Caritas e Parrocchia di Rebbio, con 20 posti di cui 18 occupati”.
Dunque, come si diceva, i posti suddivisi su queste tre strutture sono in totale 105 e di questi 102 sono occupati.
Ad ogni modo, sempre nella stessa seduta, la Lega ha ribadito il no assoluto a un nuovo dormitorio sulla scorta dell’ormai tanto celebre quanto inapplicata mozione trasversale approvata dal consiglio comunale nel luglio 2019.
“Esprimo forte preoccupazione per l’interminabile ondata migratoria clandestina favorita dal governo, sostenuta da organizzazioni non governative e da chi fa affari d’oro con i clandestini e che ora porterà disagi e tensioni nelle città italiane – ha premesso il consigliere comunale leghista Ivan Noseda – Per quanto riguarda l’ipotesi di un nuovo dormitorio che per l’accoglienza di clandestini, la Lega ribadisce ancora una volta la nettà posizione di contrarietà”.
4 Commenti
Qualche dato sugli sbarchi si può sapere dal Ministero degli Interni:
https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2020-09/cruscotto_giornaliero_17-09-2020.pdf
Siamo nell’ordine dei 30 mila all’anno (20 mila da inizio anno a oggi): un numero non banale ma certamente non definibile “interminabile ondata”. In linea con ciò che succedeva 10-15 anni fa.
Sui rimpatri stendiamo un velo pietoso: giusto ieri il consigliere De Santis si è lanciato nell’ennesimo sproloquio di slogan senza capire come davvero funzionino. E difatti pure il governo precedente che a parole ci puntava molto, poi non ha fatto meglio degli altri che accusava.
Visto che ci sono ben più di 3 senzatetto che dormono per strada difficile sostenere che un altro dormitorio sia inutile.
Piuttosto si abbia l’onestà di dire chiaramente “non ci frega nulla del problema, va bene avere gente che dorme per strada”. Farebbero miglior figura.
Peggio: “conosciamo il problema e ci interessa fare di tutto affinchè non venga risolto e non possa almeno essere garantità una eventuale dignità a chi lo sta vivendo in prima persona e vogliamo lasciare il degrado in città per poter incolpare altri”. Questo è il pensiero che immagino passi nella testa di chi si oppone, anche se in realtà nelle loro teste passa solo il pensiero “uhuhuhgnugnugnuuh-uh-uh-uh”
Bisognerebbe chiedere ai politici di confutare le loro affermazioni con numeri e dati. Questa “….interminabile ondata migratoria clandestina” deve avere qualche numero a supporto, qualche confronto con i numeri precedenti e soprattutto qualche riferimento relativo al nostro territorio. A Lampedusa ci sono sbarchi, è vero. Non sappiamo se sono superiori a quelli dei periodi estivi degli anni precedenti e non sappiamo se le presenze a Como sono in aumento o in diminuzione. Non sappiamo nulla se non le solite affermazioni da bar pubblicizzate dai Consiglieri leghisti.
Sappiamo invece, che i dormitori cittadini sono pressoché saturi. Sono liberi 3 posti su 105. Sappiamo che 105 posti sono insufficienti se si considerano il numero dei senzatetto che dormono sotto i portici.
Sappiamo inoltre che il Consiglio Comunale ha votato a maggioranza l’allestimento di un Dormitorio permanente comunale e che la Giunta non è ancora riuscita a renderlo disponibile.
Sappiamo infine che i 600.000 rimpatri tanto pubblicizzati dal precedente Ministro degli Interni sono rimasti nelle code dei soliti proclami elettorali.
Questo lo sappiamo, Di quello che si racconta al bar si può anche non crederci…..