Nuova operazione antidroga della Polizia di Stato nei boschi di Montano Lucino. Ieri nel primo pomeriggio un equipaggio della Squadra Volanti della Questura di Como, all’altezza di via Olginati di Montano Lucino, ha notato un viavai sospetto di persone che si addentravano nella boscaglia.
Scattato il controllo, sono stati individuati due magrebini presso un giaciglio sistemato fra la vegetazione, i quali si guardavano continuamente attorno, senza però accorgersi dei poliziotti. A un centinaio di metri, un terzo uomo che, resosi conto della loro presenza, si è dato alla fuga. A questo punto anche gli altri sospetti hanno iniziato a correre, dirigendosi all’interno del bosco, e uno nella foga, è caduto rovinosamente in un canale ricoperto di pietre, da un altezza di più di 2 metri. Nonostante questo, si è rialzato e ha iniziato a colpire con calci e pugni il poliziotto che nel frattempo lo aveva raggiunto, tentando anche di appropriarsi della sua arma d’ordinanza.
Proprio in quel momento è giunto in aiuto anche l’altro poliziotto e così, con non poca fatica, sono riusciti ad ammanettare il fuggitivo, pur riportando nella colluttazione lesioni guaribili in 21 e 15 giorni.
Dalla perquisizione personale del fermato, all’interno del marsupio che aveva a tracolla è stato trovato circa un etto di diverse tipologie di sostanze stupefacenti, variamente confezionate, tra cocaina, eroina e hashish, oltre ad un bilancino di precisione, tre telefoni cellulari e 1200 euro in contanti.
Portato in Questura, il fermato, che era privo di documenti, è risultato essere un marocchino di 26 anni, pregiudicato, senza fissa dimora, irregolare, oltre che già colpito da diversi ordini di espulsione. A suo carico anche un divieto di dimora in Lombardia, disposto dal GIP di Lodi l’8 settembre 2021 in sostituzione della detenzione in carcere.
L’uomo è stato arrestato per la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, oltre che per lesioni aggravate.